Denuncia il furto di false opere d’arte, ma finisce nei guai per i reperti archeologici

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Dovrà rispondere di simulazione di reato finalizzata alla truffa assicurativa, calunnia e illecito possesso di reperti archeologici un 64enne di origine veneta ma residente a Canal San Bovo.

L’uomo aveva infatti denunciato il furto di opere d’arte, orologi di pregio e denaro, ma si trattava di un falso, per cercare di truffare l’assicurazione. La denuncia, per un danno da 65 mila euro coperto da assicurazione, è del settembre 2016 e l’uomo aveva avanzato coi carabinieri dei sospetti nei confronti del vicino. Ad aiutarlo nel suo intento sarebbero stati anche la convivente e un gallerista, entrambi veneti.

La truffa è stata scoperta dai carabinieri che nell’abitazione dell’uomo hanno però trovato oltre 30 reperti archeologici del valore stimato di circa 25 mila euro.  

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