Bella di notte e siepi invecchiate

Il settore florovivaistico trentino ha subito anche una riduzione delle vendite di oltre il 20%

“Nel mio orto lo scorso anno è cresciuta una pianta (allego foto) dal fiore che si apre sempre all’imbrunire. Che pianta è e come coltivarla? Inoltre la mia siepe di lauro tende a svestirsi di vegetazione alla base venendo meno così il suo scopo di recinzione del vialetto di casa. Come evitare o almeno ridurre il malanno?”.
Albachiara (Riva del Garda)

La pianta in foto è la bella di notte, Mirabilis jalapa per i botanici. Non è molto diffusa, ma gli amanti dei fiori ne sono attratti come per poche altre. è una pianta erbacea perenne coltivata a scopo ornamentale in aiuola o in vaso e dalla fioritura molto lunga. La pianta è rustica e tende a diventare infestante, essendo elevato il suo grado di moltiplicazione. A fine fioritura i semi (piccole bacche nerastre) si disperdono con estrema facilità un poco dovunque grazie all’azione del vento o degli uccelli. Cresce in zone dal clima mite. Attenzione però perché teme il freddo. Pur essendo perenne, in autunno la parte aerea secca mentre rimane intatta e in inverno sopravvive la sola radice costituita da un tubero ingrossato, carnoso e a fittone come la carota.

La specie è curiosa in quanto fiorisce solo di notte o al calar delle tenebre con una fioritura esuberante che dura per mesi, ma anche perché i fiori svariano dal rosa al viola, dal rosso al giallo ed hanno la caratteristica forma a campanella.

Per quanto riguarda la siepe di lauro (ma anche di ligustro, pittosporo, photinia, bosso), con la vecchiaia tende a spostare la vegetazione verso l’alto perdendo il naturale scopo di recinzione.

In genere tuttavia lo spoglio della vegetazione alla base dipende da trascuratezza o errata esecuzione nelle operazioni di potatura e concimazione. Con l’invecchiamento ovviamente il problema si fa più urgente.

Per ridare alla siepe il suo vigore occorre eseguire tagli severi, anche sui grossi rami. Col taglio infatti si stimolano al risveglio le gemme “latenti” sui rami e sul tronco. è sempre consigliabile proteggere i grossi tagli con cere o mastici da innesto. I tagli modesti invece riducono vigore e fioritura.

Dopo la potatura di ringiovanimento è necessario concimare con un buon concime complesso ricco di azoto. Meglio se già sciolto nell’acqua di innaffio.

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