Divertente e brioso sono gli aggettivi giusti per descrivere “L’impavida Aurora e la sfida delle principesse” (Terre di Mezzo), questo nuovissimo libro che contiene due racconti con protagonista una giovane avventuriera, pronta a partire in soccorso di principesse, principi, abitanti del villaggio e persino cattivi in difficoltà. Si tratta di due storie, “Aurora e il principe” e “Aurora e il diavolo”, in cui l’intrepida eroina mostra tutto il suo coraggio e la sua ingegnosità per risolvere le situazioni complicate che le si pongono davanti.

Non è nuova l’idea di invertire in una storia i ruoli maschili con quelli femminili. Questo libro, però, lo fa con particolare intelligenza e un tocco di modernità.

Caratteristica importante di questo lavoro è il ricchissimo vocabolario, con tante parole scelte con cura e inconsuete in una storia per bambini di circa 8 anni. Parole anche difficili, ma che nell’economia del testo trovano il loro posto e riescono a non risultare né inutilmente altisonanti, né oscure nel significato. Solo nelle prime pagine si trovano, per esempio, parole come “destriera”, “indignazione”, “snervata” e “esasperare”. Tutte chiare nel loro contesto. Non è, però, solo il lessico un punto di forza di questa lettura: tutto l’insieme degli aspetti linguistici con cui è raccontata è di livello.

Interessante, poi, il cenno ironico dato da elementi moderni come telefoni cellulari, console video e altri anacronismi, che in un racconto cavalleresco ambientato nel Medioevo strizzano l’occhio al lettore, inducendolo a focalizzare la sua attenzione anche sul sottotesto che, più o meno direttamente, affronta temi come il posto delle donne nella società e la dipendenza di molti ragazzi dalla tecnologia.

Sono due narrazioni sottili e divertenti dal ritmo sostenuto dall’inizio alla fine. Le originali illustrazioni, create da Perceval Barrier, sono giocose e tondeggianti e le completano perfettamente, contribuendo notevolmente al piacere della lettura.