C’era una volta la Laverda

Lo stabilimento Laverda in località Roncafort. Foto © Gianni Zotta
C’era una volta la Laverda (la fotografia è del 1978). La fabbrica, i cui titolari avevano sede a Breganze (Vicenza) cominciò a costruire roulotte nel 1963 nei capannoni già della Caproni spa, sull’area dell’ex aeroporto di Gardolo. In un primo periodo vi lavorarono 330 operai. Le difficoltà cominciarono negli anni Settanta, con scioperi prolungati e minacce di chiusura.

Il terremoto del maggio 1976, in Friuli, parve aprire un mercato delle roulotte, ma fu per poco. Tre anni dopo la Laverda di Breganze fu acquistata dalla Fiat e lo stabilimento di Trento passò all’amministratore delegato Paolo Paoli. Presentò alle organizzazioni sindacali un piano di raddoppio delle roulotte (da 1200 a tremila l’anno) e di riduzione del personale: da 310 a 260. Era il 1982. L’anno seguente, con un passivo di dieci miliardi, la nuova Laverda dichiarò fallimento. Fra cassa integrazione e nuovi proprietari, il lavoro riprese a singhiozzo fino al 1987 quando la nuova società, Gs Laverda, chiese il concordato preventivo. L’avventura industriale delle roulotte, in Trentino, era durata meno di un quarto di secolo.

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