Cipolle ramate

CIPOLLE RAMATE. Le cipolle “ramata gialla” e “ramata rossa” di Milano sono tra quelle consigliate sia per gli orticoltori hobbisti che professionisti. Sono varietà ricercate appartenenti a vecchie varietà ultimamente riscoperte per le loro caratteristiche gustative. eccellenti I bulbi sono piuttosto grossi (peso medio da 180 – 200 grammi), di forma allungata e dl colore giallo o rosso ramato., con polpa bianca venata di viola. Vanno seminate a febbraio-marzo direttamente in semenzaio e quindi trapiantate direttamente a dimora a file distanti 35-40 cm.. Si raccolgono a fine estate. La ramata è adatta anche alla produzione di cipollotti, che si raccolgono a maggio quando il bulbo è ancora poco ingrossato e in quel momento tenerissimo. Sono cipolle dette a “giorno lungo”in quanto il ciclo di sviluppo si completa in estate. Si consumano sia cotte che crude in quanto tenere e dolci.

MINI-ROCK GARDEN. Con questo termine si identifica un mini giardino roccioso allestibile in poco spazio dove non c’ spazi per grosse pietre. Vanno privilegiati mattoni e lastre di ardesia anche ceramica a imitazione pietra di piccole dimensioni e di grande effetto cromatico. Si realizza in meno al prato, ma addossato ad u elemento verticale (muro o pietra esistente, gruppo di arbusti). L’effetto migliore si ottiene piantando specie dalle foglie piccole e ben dense e portamento compatto. Via libera quindi a alisso, thuja, bosso, cotoneastro, iberis, saponaria, sassifraga, sedum, tradescanzia e verbena. Con il mini –rock garden in uno spazio molto limitato si può godere di un angolo fiorito d’estate e verde d’inverno.

MACCHIE FOGLIARI. Se ai margini o al centro delle foglie delle vostre piante da interno (ficus, diffenbacchia, photos, dracena) si manifestano macchie di forma tondeggiante o allungata di dimensioni diverse, talora confluenti e di colore giallo-marrone o grigiastro, significa che stanno andando incontro a seccumi o addirittura ai più temibili marciumi. Inizialmente sono interessate soprattutto le foglie vicino alla superficie del terreno perché si sono verificati ristagni di acqua o umidità elevate. Successivamente il fenomeno si sposta nella vegetazione più in alto. Si tratta di macchie dovute ad attacchi fungini. Si prevengono o si combattono con interventi nebulizzanti con miscele a base di rame. Se l’infezione è accelerata e di una certa gravità conviene eliminare la pianta per evitare che vengano intaccate altre vicine.

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