Dal mondo

(1) VENEZUELA. I Vescovi latinoamericani creano “ponti di solidarietà” per aiutare gli emigrati venezuelani. Il progetto presentato nella sala stampa del Vaticano. (Fides).

(2) CENTRAFRICA. Le violenze che hanno sconvolto Bangui nei giorni scorsi “sono la manifestazione di un piano machiavellico messo in piedi da alcuni Paesi conosciuti che si dicono amici", denunciano i leader religiosi. (Fides)

(3) BURUNDI. “Salvaguardate la pace e l’unità”: l'appello dei vescovi in vista del referendum costituzionale del 17 maggio, che riguarda la riforma costituzionale per aumentare la durata del mandato presidenziale da 5 a 7 anni con il limite di due mandati. (Fides)

(4) ITALIA. Export d’armamenti per 10 miliardi, la metà a regimi islamici, accusati di sostenere il terrorismo: è con questi Paesi che le aziende militari italiane hanno fatto i maggiori affari durante i governi Renzi e Gentiloni. (Unimondo)

(5) LIBANO. Le elezioni nel Paese, stretto tra crisi economica e emergenza-rifugiati, confermano la frammentazione del quadro politico. Due i vincitori: il gruppo sciita filo-iraniano Hezbollah e le Forze Libanesi (Fl), partito democratico maronita. Perde terreno il blocco musulmano sunnita guidato dal partito del premierSaad Hariri. (Fides/AsiaNews)

(6) SIRIA. Israele attacca "postazioni iraniane" in Siria. Sale la tensione fra i due Paesi. Una risposta al lancio di razzi verso le alture del Golan. Per gli esperti è il più grave scontro militare dal 1973. (AsiaNews)

(7) PAKISTAN. La comunità cristiana e le altre minoranze religiose sono preoccupate per il nuovo disegno di legge approvato dall'Assemblea legislativa in Punjab, che prevede l'insegnamento obbligatorio del Corano a scuola. (Fides)

(8) VIETNAM. Decine di religiose della Comunità delle suore vietnamite di San Paolo marciano nel centro di Hà Nội. A Saigon, le suore combattono per il rispetto di un accordo siglato nel 1975. Le autorità tentano di appropriarsi di edifici destinati ad uso scolastico espropriandoli. (AsiaNews)

(9) CINA. Pechino e Manila prossimi all’accordo: presto 500 mila lavoratori filippini in Cina. (AsiaNews)

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