La prima serata è un traguardo importante per chi fa televisione. Geppi Cucciari ci arriva dopo anni di onorato servizio, spostando in una fascia più appetibile al pubblico le idee che aveva già testato con Rai Pipol, in onda tre anni fa nella tardissima serata di sabato, e Che succede, apprezzato preserale giornaliero che ci ha tenuto compagnia per un paio di stagioni. Splendida cornice, ancora su RaiTre tutti i giovedì da metà gennaio, si propone come un varietà culturale che fa leva sull’ironia, e ancor più sull’autoironia, per raccontare l’attualità in modo originale e accattivante.

Il timone è saldamente nelle mani della conduttrice, che con il suo inconfondibile stile trova la battuta giusta per guidare il programma, tenendo alta l’attenzione dello spettatore tra repentini cambi di argomento, scambi di battute improvvisate con il pubblico, stacchi con video registrati in esterna e montati con arte per divertire ma anche far riflettere.

Ad accompagnarla nell’ora e mezzo circa del viaggio di puntata i sottofondi musicali della boy band non più di giovanissimi capitanata da Nicola Ballo Balestri, già spalla di Cesare Cremonini ai tempi dei Lunapop, il professore di italiano de Il Collegio, Andrea Maggi, chiamato a correggere l’italiano utilizzato da chiunque prenda la parola, il divulgatore Roberto Mercadini e la sua sfida di sviluppare in tre minuti un discorso compiuto su un tema proposto, e quattro competenti professionisti in materie diverse che mettono le loro conoscenze a servizio delle domande e delle curiosità del pubblico.

A completare la cornice, che inquadra i personaggi ospitati e intervistati dalla Cucciari, il pubblico, questa volta catalogato secondo le categorie di consumatori, che diventa protagonista nei momenti in cui è chiamato a rispondere alle domande di Geppi, in modo collettivo o singolare, o a dialogare con gli esperti.

Il quadro è così rappresentato di volta in volta dalle storie della gente comune, dalle notizie della settimana, da momenti artistici che spaziano dalla musica alla danza, offrendo la possibilità di imparare qualcosa di nuovo divertendosi. Se le prime puntate sono sembrate un po’ ingessate, a poco a poco il programma ha ingranato la marcia giusta, migliorando il ritmo e l’interazione tra i protagonisti. Anche se difficilmente vincerà la battaglia degli ascolti, Splendida cornice, che è comunque recuperabile anche su RaiPlay, è un bell’esempio di intrattenimento intelligente, che unisce con stile leggerezza e cultura.