La bolla del pesco

BOLLA DEL PESCO. E’ una malattia da fungo che colpisce principalmente il pesco, meno l'albicocco. I primi sintomi si vedono sule foglie giovani a primavera che diventano raggrinzite e bollose di colore variabile dal rosso al giallo verdastro. La deformazione delle foglie causa perdita di attività di sintesi per via della riduzione fogliare e deperimento delle prioni colpite. L’attacco ai frutti è più raro. La bolla attacca il pesco durante le primavere fresche e piovose. Cessa totalmente con l’arrivo dei primi caldi estivi. La difesa va eseguita trattando la vegetazione con ramati (ossicloruri, poltiglia bordolese o idrossido di rame) o prodotti specifici (dodina). Basilari son gli interventi autunno (caduta delle foglie) e primaverili (prima dell’apertura delle gemme), detti “sul secco”.

RISPETTARE I LOMBRICHI. Il lombrico, che a prima vista può creare qualche problema di repulsione ai neofiti dei giardini e degli orti, è invece un animaletto molto utile e assolutamente da proteggere e rispettare.

In primavera riemerge dagli strati profondi dove si è rifugiato per sfuggire al freddo dle’inverno. La sua presenza è evidenziata dai tanti ricci elaborati di terra che ha scavato e digerito. A volte sono tanto numerosi da sembrare di ostacolo alla crescita del tappeto verde o degli ortaggi. Basta però un acquazzone o una irrigazione per farli sparire. Ciò che resta visibile è il profondo miglioramento del suolo. Il lavoro dei lombrichi aumenta fino al 50% il contenuto di sostanza organica e di calcio, ma raddoppia la presenza di magnesio e azoto, per non parlare del fosforo e del potassio che è ancora più elevata. Il lavoro dei lombrichi smuove il terreno, rende la sua struttura più friabile, la ossigena e la rimescola favorendo la crescita degli apparati radicali e la disponibilità di elementi nutritivi. I lombrichi hanno molti nemici: uccelli (merli e cince), ricci, rettili, tasso e volpe. Ma il nemico numero uno sono le galline.

ACQUA E OMBRA ALLE ORTENSIE. Le ortensie coltivate in vaso o in piena terra e poste in zona non riparata dai raggi del sole di mezzodì si devono annaffiare abbondantemente. La scarsità di acqua si evidenzia con il generale allessamento delle foglie dovuto alla eccessiva disidratazione.

Gli apporti idrici vanno eseguiti nelle ore serali e avendo cura d non bagnare la vegetazione. Fare attenzione perché gli stress idrici ripetuti influiscono gravemente sulla quantità e sulla durata della fioritura, ma anche sulla lignificazione dei getti e maturazione delle gemme.

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