La Giornata della memoria: il teatro per le vittime dell’olocausto con il Coordinamento teatrale trentino

“Come sorelle” è liberamente ispirato al racconto di Lia Levi “Sorelle” e a “Il tempo delle parole sotto voce” di Anne-Lise Grobetyz

In occasione del Giorno della Memoria, ricorrenza internazionale in cui vengono commemorate tutte le vittime dell’Olocausto, il teatro diventa voce del ricordo, in una serie di appuntamenti organizzati dal Coordinamento Teatrale Trentino grazie al sostegno della Provincia Autonoma di Trento e dei Comuni del territorio.

Tra il 24 gennaio e il 6 marzo 2022 l’iniziativa culturale vede alternarsi quattro diversi spettacoli dedicati alla memoria della Shoah e dei perseguitati dal nazifascismo.

Con A ciascuno il suo, il Club Armonia affronta il tema del negazionismo, più che mai attuale, traendo ispirazione dalla macabra e cinica ironia nazista di cui è simbolo la scritta “Jedem das Seine”, “A ciascuno il suo” appunto, posta sul cancello del campo di concentramento di Buchenwald. Dopo l’esordio il 24 gennaio a San Michele All’Adige e la replica il 25 a Cembra, lo spettacolo sarà proposto il 27 gennaio a Trento (ore 20.30, Teatro Cuminetti), il 28 a Cles (ore 21, Teatro Parrocchiale), il 29 ad Aldeno (ore 20.45, Teatro Comunale), il primo febbraio a Vigolo Vattaro (ore 20.30, Teatro Parrocchiale), il 2 a Cavalese (ore 20.30, PalaFiemme), il 3 a Telve (ore 20.30, Teatro), il 5 a Lavarone (ore 21, Teatro Dolomiti), l’11 a Taio (ore 20.30, Auditorium), il 12 a Spiazzo Rendena (ore 20.30, Teatro Parrocchiale), il 18 a Vermiglio (ore 20.30, Polo Culturale), il 19 a Canal San Bovo (ore 20.45, Teatro Parrocchiale), il 4 marzo a Roncone (ore 21, Teatro Parrocchiale), il 6 a Fucine (ore 17, Teatro Comunale).

Come sorelle è invece una storia di amicizia, che non cede di fronte alla persecuzione, dove Monica Mattioli racconta la vicenda di due famiglie italiane che nelle esperienze quotidiane affrontano il difficile periodo in cui, anche in Italia, vengono introdotte le leggi razziali. Lo spettacolo è di scena il 29 gennaio a Lavis (ore 18, Auditorium Comunale), il 30 a Tione (alle 17, Auditorium Istituto Istruzione Lorenzo Guetti).

Quello delle leggi basate sulla discriminazione sarà il tema ripreso anche da Italia: ottant’anni fa le leggi razziali, in scena il 4 febbraio a Isera (ore 20.30, Palazzo De Probizer). Si tratta di una “lezione recitata” a cura del Club Armonia e dell’ Associazione Nazionale Magistrati, che mescola cronaca, letteratura e storia, in una riflessione che ruota attorno alle modalità culturali, sociali e politiche che determinarono la svolta in senso razziale del regime fascista. è un viaggio a ritroso nel tempo, curato da Renzo Fracalossi, che consente, non solo di prendere coscienza degli accadimenti legati alla persecuzione degli ebrei italiani, come di quelli stranieri qui residenti allora, ma anche di scoprire aspetti della vita nazionale e dei suoi protagonisti nel dopoguerra spesso sconosciuti al grande pubblico. L’ingresso è gratuito.

Con Lilly e Felice, la vera storia di un amore proibito Il teatrino di Bisanzio il 28 gennaio a Nago Torbole (ore 21, Teatro Casa Della Comunità) ci porta dall’Italia al cuore della Germania, in una Berlino in cui lo spettro nazista non risparmia nemmeno l’amore, irrompendo tragicamente nella vita delle protagoniste.

Agli spettacoli si accede con Green Pass rafforzato e mascherina FFP2.

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