La montagna, metafora del viaggio della vita

Séverine Gauthier con le illustrazioni di Amélie Fléchais e la traduzione di Stefano Andrea Cresta, L’uomo montagna, Tunué, Collana Tripitondi

La montagna è una delle metafore che più comunemente viene utilizzata quando si parla della vita. La vita è una montagna da scalare. Si deve affrontare la vita passo dopo passo come quando si scala una montagna…  Anche “L’uomo montagna” (Tunuè; età 9+) gira intorno a questa metafora. Questo breve graphic novel racconta di un bambino che cerca aiuto nel vento forte per aiutare suo nonno a portare il peso che ha sulle spalle. Il vento forte abita sulla montagna più alta, perché così può soffiare liberamente senza disturbare nessuno, né distruggere nulla. Il nonno, invece, è stanco, perché negli anni sulle sue spalle sono nate delle montagne che adesso non riesce più a portare. Il bambino, quindi, parte nel suo primo viaggio da solo alla ricerca del vento. Trovato il vento, il bambino gli chiede aiuto e questi glielo concede. Al ritorno, però, è troppo tardi: il nonno se ne è già andato. Il piccolo, pur sentendosi tradito perché il nonno gli aveva promesso di aspettarlo, trova comunque conforto nelle radici che gli ha lasciato.

La storia di questo bambino, che impara le leggi immutabili del mondo, è un racconto lieve, ma denso di significati, sia nel testo che nelle tavole disegnate. Nel suo viaggio sul monte più alto lui conosce la solitudine, ma fa tre incontri i cui consigli gli sono utili per raggiungere il suo scopo: l’albero gli insegna l’importanza delle radici, i sassi gli mostrano il significato di vivere secondo la propria natura e lo stambecco lo invita a contare sugli altri nei momenti di difficoltà.

Una storia di amore, di morte e di natura, nella quale ogni cosa ha il suo posto e il suo ruolo. Un racconto di formazione che assume carattere universale. Dopo il tema della vita come viaggio e della morte come inizio di un nuovo viaggio, in queste pagine si respira il profondo, intimo e sincero rapporto tra l’uomo e la natura. A ciò contribuiscono anche le originali immagini che stanno a cavallo tra le illustrazioni e il fumetto. Un libro da leggere e osservare attentamente per cogliere, tavola dopo tavola, le numerose sfumature di ciò che racconta: l’intensità della vita, la gioia del viaggio e, allo stesso tempo, l’accettazione della fine, che non è rassegnazione, ma compimento della soddisfazione per ciò che si è raggiunto. Come quando si raggiunge la cima di una montagna.

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