La neve su cespugli e siepi va tolta?

Rose coperte dalla neve. Foto G. Michelon

“Abito in montagna e il giardino è ricco di piante e arbusti. La neve che si deposita su siepi e cespugli del giardino (naturalmente negli inverni più nevosi), ma anche il gelo, in passato ha causato gravi danni. Credo interessi a tanti e vi chiedo: quando lasciarla e quando toglierla? È un problema?”.
Serena (Madonna di Campiglio)

Chiariamo subito che neve e gelo non sono la stessa cosa. Ciò che accade più di frequente è che sul terreno cada uno strato di neve in grado di proteggere quanto sta sotto dall’azione del gelo. Il gelo penetra di più se il terreno è scoperto e quindi crea maggior danno. Per questo si dice “Sotto la neve pane, sotto la pioggia fame”. Cosa fare nel caso la neve copra siepi e cespugli. Lasciarla oppure toglierla?

Vale la regola generale che deve essere tolta, quando il carico di peso diventa tale da poter rompere o rovinare la struttura della pianta. Quando questo non succede è meglio lasciarla. Nell’azione di spostamento della neve è facile danneggiare rami e tronchi che col freddo sono meno elastici e quindi più facili a spezzarsi. Tuttavia anche chi decide di non togliere la neve dalle piante deve stare all’erta perché il cambiamento climatico improvviso può aggravare la situazione. In particolare fare attenzione alla pioggia che appesantisce la vegetazione tanto da causare spesso rotture o sbrancamenti.

Sulle siepi l’accumulo di neve è ancora maggiore se, dopo una prima nevicata, sulla coltre si forma uno strato ghiacciato. Quando il carico è eccessivo il rischio di danni è accentuato. Per liberala, non scuoterla, ma usare una scaletta e porsi alla sua altezza, quindi spingere con una pertica o altro verso l’esterno la neve depositata. Sempre lentamente e dall’alto al basso. Non utilizzare un badile da neve che rischia di far danni ai rami. Il miglior modo è usare una scopa. La neve caduta ai piedi della siepe sarà una protezione naturale dal gelo.

I cespugli invece sono i più danneggiati dalle nevicate. Le piante basse possono scomparire sotto la coltre. Nel caso non liberare i rami sepolti. Liberare un cespuglio richiede tempo e pazienza, delicatezza e perizia, requisiti che nel momento dell’urgenza difettano assai. Meglio lasciar stare e attendere che la neve si sciolga. I fusti non spezzati rimangono tali. È utile prevedere i danni da neve dotando le piante di semplici strutture a tenda indiana con delle canne di bambù con un cupolino con un telo di plastica sommitale.

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