La peronospora del pomodoro

peronospora su pomodoro

“I miei pomodori ogni anno sono colpiti dalla peronospora. Ma non solo, anche rose, le patate e le tre viti di uve da tavola in giardino. Ogni anno mi ritrovo con i danni da essa causati. Gradirei conoscerla meglio. Per prevenirla o combatterla!” – Giuliano (Isera)

La peronospora (o mal nero) delle piante è una temibile malattia causata da diversi funghi patogeni. Tutti provocano sulle foglie chiazze, dapprima giallastre traslucide che successivamente imbruniscono, diventano nerastre e seccano. Gli organi colpiti e i frutti non accusano subito il danno, ma poi le foglie si accartocciano rimanendo sulla pianta (a propagare il contagio) e i frutti diventano immangiabili, magari senza manifestare sintomi evidenti. Solo tagliandolo il pomodoro, allo scolorimento della buccia, all’interno presenta tessuto suberoso e bianco con striature nere e amare. La prevenzione risulta importantissima così come l’eliminazione delle parti sospette e l’intervento curativo con prodotti a base di rame (ossicloruri, poltiglia bordolese) o prodotti sistemici specifici.

La peronospora è una malattia causata da numerosi funghi che colpiscono specie o gruppi diversi di piante. Attacca piante da fiore (rosa, crisantemi, bocche di leone, garofani), da orto (pomodoro, patata, melanzana, basilico, cipolla); cucurbitacee (zucche, zucchine, cetrioli, melone); aromatiche, fruttiferi e vite. Si manifesta per prima sulle foglie che scolorano, diventano traslucide per poi seccare fino a cadere. I frutti presentano scolorimento e imbrunimento della buccia e lesioni della polpa che diviene immangiabile.

Se non curata subito la malattia progredisce fino a portare a morte la pianta erbacea mentre quella legnosa deperisce. La diffusione della malattia è favorita da temperature miti e da un velo di acqua (di pioggia o irrigazione). Le spore (“semi”) si conservano da un anno all’altro attraverso il fogliame e i frutti caduti a terra. La prevenzione mira ad eseguire impianti che assicurino aria e luce alle piante e a non bagnare le foglie durante le annaffiature. Buona norma è raccogliere ed eliminare i frutti caduti a terra per ridurre la fonte di contagio.

Proteggere la vegetazione con sali di rame immediatamente prima delle piogge o usare prodotti sistemici ad azione curativa se si interviene dopo. Il trattamento va ripetuto a distanza di 8-10 giorni e meglio prima di ogni pioggia. Va bagnata tutta la pianta, foglie e frutti.

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