Ogni scelta rimanda alla nostra responsabilità

In piena linea con il tema dell’ecologia, una delle principali tendenze rilevate un paio di settimane fa alla Fiera internazionale del Libro per Ragazzi di Bologna, “La scelta” (Kite – età 7+) di Valentina Mai con le illustrazioni di Lera Elunina, rappresenta un’interessante proposta che induce a riflettere su quanto sia importante l’impegno di ogni persona per la salvaguardia del pianeta.

Con una struttura che richiama il concetto di palindromo, questo libro, riproduce specularmente sia con le parole sia con le immagini, il progressivo cambio di prospettiva nei confronti della distruzione della terra per cui, partendo dall’idea che non c’è scelta, che ormai tutto è stato compiuto e che ogni altra azione non potrà avere nessun effetto salvifico, la posizione della bambina protagonista comincia pian piano a cambiare per evolvere verso una positività di visione. Guardando con occhi diversi, infatti, si può intravedere che è possibile fare ancora qualcosa per salvare la terra. Alle parole che descrivono questo percorso tematico corrispondono le illustrazioni che dai colori cupi grigi e marroni delle prime pagine, via via passano a tonalità più chiare e a macchie di colore arancione vivo. Punto si svolta nel testo è la frase “se guardiamo le cose con occhi diversi … “, nelle figure, il librarsi nell’aria di una farfalla con piccoli segni arancio sulle ali che diventano ali di uccello e poi alberi, elefanti, giraffe, coccodrilli e altri animali, tutti arancione, che riempiono le ultime pagine di questo colore vivo.

Di possibilità di scelta, ma ad un livello più profondo come concetto filosofico e morale, racconta anche l’albo “Cavalca la tigre” (Kite – età +13), altra nuova pubblicazione presentata alla fiera a Bologna. Metaforicamente, “cavalcare la tigre” significa cercare di controllare e di volgere a proprio favore una situazione molto difficile, ma anche gettarsi in un’impresa rischiosa dalla quale poi è quasi impossibile ritirarsi. Perché stare a cavalcioni di una tigre è senz’altro una posizione scomoda, ma scendere lo sarebbe ancor più. E così in una situazione da grande fratello in cui una voce parla ad un gruppo di persone ponendole davanti a delle scelte sempre più difficili, c’è sempre un gruppo di loro che opta per un’alternativa e gli altri per l’altra. Tutti, tranne uno che “cavalca la tigre”. Ad un certo punto le persone devono decidere fra la vita e la morte e solo dopo che i più hanno fatto la loro scelta, qualcuno si accorge che il tipo non ha mai preso una delle due parti proposte. E, solo allora, questo qualcuno si chiede “ma si poteva?”. Non è una storia per bambini quella che Davide Calì racconta in questo libro e neanche per bambini sono le potenti illustrazioni di Guridi. Parole e segni si concentrano sull’idea di scelta e delle conseguenze che ogni scelta può avere. La tigre, dal canto suo, riempie con la sua ferocia e la sua potenza le pagine che le sono riservate e invade come metafora l’esistenza dell’uomo che cerca di dominarla. Non è facile gestirla, ma alla fine l’uomo ci riesce e, in quanto rappresentato con il colore e le strisce del felino, sembra averne assorbito anche la forza. Forza e coraggio che servono per non lasciarsi condizionare e non muoversi seguendo le masse. Questo libro è dunque un lavoro profondo sul significato della libertà in tutti i sensi, ma, soprattutto, della libertà di pensiero, della capacità di atteggiamento fuori dal coro per saper essere se stessi in ogni situazione. Scegliere di essere liberi, di pensare con la propria testa può rendere impopolari, può isolare, e anche per questo, magari è difficile, ma si può. Qualcuno se ne rende conto e lo fa.

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