L’amore ribelle di Virzì

Un “on the road” su strade americane con il motore italiano, si potrebbe definire così Ella & John, l’ultimo film del livornese Paolo Virzì.

Proseguendo l’idea de La pazza gioia e ispirandosi al romanzo di Michael Zadoorian The leisure seeker (ed. it. Viaggio contromano, Marcos y Marcos), Virzì vola in America, come già Sorrentino aveva fatto con This Must Be The Place, per puntare la sua macchina da presa sugli ampi panorami Usa e soprattutto confrontarsi con un genere mitico del cinema, l’on the road appunto, da sempre simbolo del vitalismo e della libertà.

Ella e John sono una coppia di ottantenni, malati e innamorati, molto ben assortita: lei è lucidissima, si ricorda tutto, lui perso e senza memoria. Tutte e due sono accomunati da una buona dose di ottimismo, energia, che li spinge a scappare da un futuro che li spaventa e li potrebbe dividere. Così sul loro scassato camper, fedele compagno di viaggio dei bei tempi della gioventù, della famiglia e dei figli piccoli, soprannominato The Leisure Seeker, il cercatore di svago, si mettono sulla leggendaria Old Route 1 alla volta della Florida, per vivere insieme forse l’ultimo viaggio.

E’ Ella la vera rivoluzionaria della coppia che, dopo una lunga vita all’insegna della famiglia, progetta di scappare dall’ospedale, dalle medicine, dall’ospizio, ma anche dai figli, per vivere l’ultimo spiraglio di vita con suo marito, unico compagno di viaggio.

Così Ella e John si ritrovano in “un viaggio contromano”, perché il loro non è affatto un tuffo verso il futuro, piuttosto è una rovesciata all’indietro verso un passato pieno di ricordi e di emozioni; sapendo di non farcela da soli ad andare avanti, decidono di tornare indietro in due, perché in due sono certi di avere almeno due braccia, due gambe e un cervello funzionanti.

Il toscano Virzì in America è molto bravo a dirigere due grandi attori: Helen Mirren che interpreta una simpatica, intensa e sensibile Ella, tocca momenti molto intensi e il suo personaggio non ha mai una sbavatura; Donald Sutherland, un altro mostro della recitazione, interpreta un grande, anche nella statura, John, professore, smemorato, un po’ Otello e sempre don Giovanni. Insomma Ella & John diventano subito, fin dalla prima inquadratura, una coppia memorabile come Thelma e Louise, Bonnie and Clyde: lei piccola e minuta, lui grande come una montagna, partono dall’America del Massachusetts diretti alla casa di Hemingway, non a caso lo scrittore che ha fatto della sua vita e della sua morte il simbolo della forza vitale e dell’autodeterminazione americana. E in questo on the road esilarante e malinconico, dal cuore molto italiano e tenero, non mancano tutti i cliché del cinema americano: il poliziotto, le vedute, gli orizzonti, i ponti, le strade lunghe e diritte. Un paesaggio tutto americano che ben si amalgama con la strana coppia. E noi spettatori, come i figli a casa, seguiamo la corsa dei due innamorati, trasportati dalla loro energia, di certo un po’ tristi, fino al capolinea, fino a quando non decidono di parcheggiare e fermarsi. Per sempre.

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