Le cose che contano, da zero a nove miliardi

La vertigine dei numeri: si potrebbe definire così “Il polpo ha zero ossa” (Editoriale Scienza – età 7+), un libro interamente dedicato ai numeri e alla loro presenza nel mondo. Come si legge nella postfazione scritta dall’autrice, l’idea per questo lavoro è nata da una specie di gioco che ha fatto con i suoi figli. Un giorno hanno cominciato insieme a contare tutto ciò che li circondava e a dare a tutto una definizione in termini numerici. Così hanno individuato quanti semi ci sono in una mela, quante punte ha un fiocco di neve e quanti fiocchi ci vogliono per fare una palla di neve, quanto è distante Saturno e quanto è profonda la Fossa delle Marianne, quanti libri ci sono nella Biblioteca del Congresso a Washington e quante persone vivono a Singapore… Tanti numeri per le cose più impensabili. Ed è proprio l’imprevedibilità di ciò che hanno contato che rende queste pagine curiose e interessanti. Non si tratta di un elenco noioso di cose e numeri, perché per ogni numero le associazioni sono varie e si spiega la sua relazione con gli altri, compreso lo zero, che, da solo è il nulla, ma che messo vicino agli altri numeri ne moltiplica il valore rendendoli dieci volte più grandi, e se gli zeri sono due, cento volte, e se sono tre, mille volte…

I libri di divulgazione per bambini e ragazzi devono rispondere a dei requisiti molto precisi, perché devono essere interessanti, accattivanti, scientificamente corretti e, allo stesso tempo, accessibili. Questa pubblicazione rispetta tutti questi parametri aggiungendo un dettaglio in più, la stratificazione dei contenuti. Non si tratta, infatti, di un libro per i bambini più piccoli che imparano a contare, né di un libro di matematica, nello stretto significato della parola, ma di un libro che spiega i numeri e come sono costruiti. Numeri che, da zero a nove miliardi e più, sono interessanti (e concepibili) per tutti, dai più piccoli ai più grandi, adulti compresi. È un libro che mentre dà risposte precise, apre la porta a tante altre curiosità, suggerendo i numeri come chiave di accesso al mondo che ci circonda, una chiave originale, diversa da quelle normalmente indicate. Non si può, poi, non osservare le illustrazioni che nella loro densa semplicità riescono a veicolare visivamente tutti questi concetti, alcuni anche molto astratti. Illustrazioni esteticamente notevoli e, allo stesso tempo, concretamente eloquenti. Visti così, i numeri sono chiaramente presenti nella vita di tutti i giorni e non sembrano più solo parte di quella matematica difficile e incomprensibile che, a volte, a scuola spaventa.

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