Lingua di suocera, il fiore che dura solo un giorno

Lingua di suocera

“Gli amici mi hanno regalato la pianta in foto. Gradirei saperne il nome e quale comportamento colturale tenere per mantenerla in salute. Quale terriccio, quanta acqua e quali le malattie?”.

Raffaella (Riva del Garda)

Si tratta della lingua di suocera (Epiphyllum achermanni). I fusti sono succulenti, appiattiti e allungati, di colore verde intenso e incapaci di sostenersi da soli, con margini dentellati o ondulati e ornati da sottili spine (foglie trasformate). I fiori sbocciano tra aprile e agosto lungo i margini. Sono grandi ed hanno forma ad imbuto, sono di colore rosso, bianco o giallo, ma anche variegati. Hanno la caratteristica di durare un giorno solo e di emanare uno sgradevole odore che ha la funzione di attirare specifici insetti impollinatori.

La pianta ama la mezz’ombra e teme i raggi diretti del sole. L’ideale è quindi sospendere i vasi sotto un pergolato o portico, al riparo dal sole e dai venti forti che, oltre a far ondeggiare i vasi, potrebbe danneggiare anche i delicatissimi fiori. Teme il gelo, ma vegeta a temperature elevate (resiste fino a +50°C). Vive bene nelle zone costiere mentre altrove va posta all’esterno da aprile a ottobre per poi essere ricoverata all’interno, in luogo fresco dove riceverà acqua una volta al mese.

Il vaso è bene sia di terracotta e da tenere appeso o in posizione sopraelevata in maniera tale che i fusti possano ricadere liberamente. Diversamente usare dei sostegni. Se posta in contenitori eccessivamente ampi, stenta a fiorire. Va rinvasata ogni 3-4 anni utilizzando terriccio nuovo, leggero e drenante formato da terra per fiori e sabbia grossolana mista a lapillo vulcanico. La fornitura di acqua va assicurata regolarmente da aprile a settembre e fornita solo a substrato ben asciutto. La concimazione va fatta da aprile ad agosto ogni due settimane utilizzando concimi specifici per piante grasse. La rottura di un pezzo di fusto va sfruttata per farne talee. Allo scopo farlo asciugare una settimana e quindi, a ferita asciutta, va posto in vaso con terriccio universale senza bagnarlo finché non si nota un inizio della crescita. Tra le malattie vanno tenuti sotto controllo attacchi di afidi neri che aggrediscono i boccioli provocandone la caduta precoce. Le cocciniglie sono ben riconoscibili e si annidano intorno alle spine. Gli eccessi idrici causano pericolosissimi marciumi delle radici che possono portare alla morte delle piante.

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