Mirtillo gigante

MIRTILLO GIGANTE. Negli Stati Uniti le piante di mirtillo sono state definite il signore tra i piccoli frutti. La popolarità e la ricerca e consumo di questo frutto è in continua crescita. Le sue bacche sono eccellenti da consumo fresco, ottime per preparare torte e crostate e inoltre possono essere conservate bene il freezer data la sua elevata resistenza alla surgelazione.

Il grande e costante lavoro di selezione svolto, inizialmente da genetisti americani e poi da tutto il mondo della ricerca,ha permesso di trasformare le piante selvatiche che popolavano le regioni costiere degli USA nell’arbusto che oggi chiamiamo mirtillo gigante americano. Esso vuole terreni molto acidi e costantemente umidi. Esige un pH sempre al di sotto di 5 e suoli ben dotati di sostanza organica da letame o suoi simili. E’ importante che il pH del terreno non sia superiore a 5,5 perché le piante rischino di non fruttificare fino a morire.

ZUCCHETTE MATURE. Le zucche marine o ornamentali vanno raccolte quando l’ultimo riccio è completamente secco e l’unghia, esercitando ad una leggera pressione, fa fatica ad entrare nella polpa. Una volta staccate recidendo il punto di attacco con forbici ben affilate, si devono porre ad asciugare in luogo riparato,coperto e ben ventilato. Si riescono a conservare per qualche tempo se poste in platò o cassette di cartone ad uno strato. Le zucche e zucchette ornamentali negli ultimi anni hanno alimentato il mercato dei collezionisti, mentre quelle marine sono destinate alla cucina. Servono per la preparazione di minestre, lessi ed altre pietanze. In autunno in molte località si svolgono interessanti e molto frequentate mostre e mercatini dedicati a questo ortaggio.

ULTIME ORTICOLE. La stagione produttiva nell’orto è oramai agli sgoccioli. Anche se molti orticole sono ancora in aiuola. Per molte invece è tempo di provvedere alla raccolta. Si tratta degli ultimi pomodori, delle cipolle tardive, del sedano rapa e delle piante di zucchine, cetrioli, melanzane e cetrioli. Ma anche quelle del basilico. Possono rimanere in campo i cavoli cappucci facendo attenzione ai danni causati dalla presenza di limacce o dovuti alle larve della cavolaia. Sedano e prezzemolo vanno coperti con un mini tunnel al fine di poterne fare uso nel corso di tutto l’inverno. Verze e porri invece si possono lasciare perché resistono bene al freddo invernale.

Cicorie e radicchi dovranno essere oggetto di trapianto in serra nel tardo autunno.

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