NOLINA MANGIAFUMO. La Beaucarnea recurvata è una pianta nota ai più come Nolina. Per i più è la pianta mangiafumo. Questa pianta ha il pregio di assorbire le sostanze inquinanti degli appartamenti, il fumo per primo.

Il suo tronco è curiosamente ingrossato alla base tanto da assomigliare ad una zampa d’elefante. Le foglie sono lunghe, flessibili e ricadenti.

L’ingrossamento del tronco costituisce una riserva di acqua per cui la pianta resiste a lunghi periodi di siccità. Per questo è amata da quanti hanno poco tempo per curare le piante ed in particolare le annaffiature. Vuole ambienti illuminati e freschi. Sopporta le alte temperature, ma teme quelle basse.

TERRENO ARIDO. Le piante di conifera nane (pini e cipressi) del giardino roccioso e tutte le sempreverdi che occupano spazi dell’area verde del giardino, in assenza di acqua di neve o acqua di pioggia come si verifica in questo periodo, devono essere innaffiate subito.

L’eventuale formazione di ghiaccio non crea problemi e non danneggia la loro vitalità. Pochi lo sanno ma queste piante tipiche dell’ambiente alpino umido e freddo abbisognano di acqua anche d’ inverno.

Durante le operazioni di apporto di acqua bisogna far attenzione a non bagnare la chioma oltre ad eseguirla solo nelle ore calde del giorno. L’aridità del terriccio delle piante coltivate spesso in vasi troppo piccoli può causare la morte.

FOSSA DA ASPARAGI. Sono molti gli appassionati che coltivano, magari solo poche piante nell’orto, l’asparago. Chi intende procedere ad un nuovo impianto nella prossima primavera fin dai primi di febbraio deve aprire le fosse in cui verranno poste a dimora le zampe. Infatti il terreno che va poi posto ai lati, da un lato quello dello strato superficiale e dall’altro quello più profondo, beneficia dell’azione disgregatrice del freddo invernale. Per un asparageto familiare una fossa lunga dieci metri, larga 60 centimetri e profonda 50 può fornire asparagi per una famiglia.