Arriva con il buio e porta i colori nella grigia città: è l’uomo dei palloncini. Al mattino i bambini lo trovano in piazza con qualsiasi tempo, perché “se è festa, è festa”. E’ accompagnato da una donna bianca e silenziosa che conosce i segreti di caramelle, dolci e torroni. Quando il loro camioncino arriva, la città si trasforma e anche i genitori stanno zitti di fronte alle scelte di questo uomo, che sa perfettamente qual è il palloncino giusto per ogni bambino. Anche lui una volta è stato bambino come tutti. Anche lui viene dal “tempo favoloso di cui tutti i bambini hanno sentito parlare, il tempo che c’era prima di loro”. E’ di poche parole, l’uomo dei palloncini, ma sa che ogni bambino ha il suo sentiero da percorrere e quando alla fine della giornata di festa cala la notte, lui se ne va e, guidando il suo camioncino, conta le luci che vede nel buio.

“L'uomo dei palloncini” (ed. Topipittori) è un albo poetico e delicato in cui Giovanna Zoboli ci regala una nuova creatura speciale, come speciali sono stati altri suoi personaggi. Figure quasi evanescenti che entrano nella storia e nella vita, passano e se ne vanno, lasciando, però, un segno. Guardiamo l'uomo dei palloncini con stupore e meraviglia, non lo afferriamo del tutto, ma percepiamo che ha un ruolo importante. Ogni lettore trova in lui una figura per sé, ognuno lo interpreta come meglio sente.

Come ogni libro, ogni testo, ogni forma d’arte di valore, questo albo ha un grande potenziale, che aumenta ad ogni lettura, arricchendosi di nuovi significati, raccontando una storia lieve con un finale che non ci si stanca mai di rileggere. Perfette le illustrazioni di Simone Rea: evanescenti e allo stesso tempo concrete, con un fantastico gioco di colori che ravviva, al momento giusto, le grandi pagine bianche insinuandosi tra i tratti neri a matita, creando una vera poesia per gli occhi.