Piccolo manuale per l’uso dei social

Teo Benedetti e Davide Morosinotto con le illustrazioni di Jean Claudio Vinci, “Cyberbulli al tappeto”, Editoriale Scienza, 2016 – 91 p. – € 13,90 – Età di lettura: da 11 anni

I social network sono un ambiente in cui tutti i ragazzi, anche molto giovani, ormai si muovono più o meno liberamente. Ancora pochi di loro, però, sono consapevoli di come questi mezzi di comunicazione vanno usati, delle regole che di devono rispettate e dei pericoli che ci si nascondono. È, quindi, fondamentale fornire loro degli strumenti per imparare a muoversi con sicurezza nella rete. “Cyberbulli al tappeto” (Editoriale Scienza), un libro scritto da due autori che sanno parlare ai ragazzi e usano i social per professione. Con questo manuale Teo Benedetti e Davide Morosinotto, con parole chiare e senza creare allarmismo mettono in guardia i ragazzi dai pericoli in cui possono incorrere in internet.

La prima parte di questo libro è formata da quattro capitoli descrittivi di che cos'è la rete, di cosa sono e come possono essere usati i social, di quanto importante è salvaguardare la propria privacy e del pericoloso fenomeno che è il cyberbullismo. Nella seconda parte, invece, si trovano chiari consigli su come comportarsi quando si pensa di aver incrociato un cyberbullo e quali possono essere gli strumenti di difesa sia attivi che passivi. Completano il volume una serie di indicazioni chiare su come gestire le impostazioni di blocco e privacy sui principali social e una bibliografia essenziale per approfondire l'argomento.

Lungi dall’essere un noioso volume didascalico, questo libro dalla grafica accattivante, piacevole da leggere, è sicuramente uno strumento utile e a misura di ragazzi. Illustrazioni, fumetti e riassunti schematici dei punti più importanti lo rendono facilmente accessibile. Un manuale da tenere sempre a portata di mano: tante risposte chiare e precise per imparare che esclusione, offese e insulti, diffusione di informazioni imbarazzanti o false, furto di identità è cyberbullismo, che bisogna saperlo riconoscere e che ci sono degli strumenti pratici per difendersi.

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