Potatura del salice, samine precoci, narcisi vecchi

POTATURA DEL SALICE. Nonostante sia una pianta in via di pressoché totale eliminazione dalle campagne, il salice da vimini occupa ancora spazi nelle zone marginali, di mezza montagna, in aree prative molto umide. Tante piante non vengono però nemmeno potate, stante oramai l’imperare dei legacci di materiale vario. Alcuni appassionati ne coltivano qualche esemplare, magari molto vecchio, per farne materiale da legatura per la vigna di famiglia. In questo caso è bene provvedere alla potatura annuale. Il sistema classico è quello a capitozza, che prevede il taglio drastico di tutta la parte vecchia e di tutte le produzioni dell’anno, vale a dire i vimini  veri e propri.

Queste vanno tagliate  a due gemme per assicurarne il buon ricaccio futuro. I vimini buoni, cioè quelli non lesionati o rovinati da  parassiti, grandine o dai pallini dei fucili da caccia, vanno conservati fino al momento dell’uso in luogo umido. Così operando non perderanno la loro naturale flessibilità.

SEMINE PRECOCI. Appena il tempo si ristabilirà, su terreno sufficientemente asciutto sono possibili le prime semine. Meglio se in cassone o letto caldo, ma anche a ridosso di un muro dell’orto ben esposto. Allo scopo vanno bene le cosiddette primizie di primavera quali cicoria e lattughino da taglio, crescione e valeriana, ma anche prezzemolo e sedano da coste. Va da sé che nelle serre fisse o sotto un mini tunnel dovrebbero essere già emerse queste orticole pronte da portare sulla tavola già ai primi di marzo.

A fine febbraio sarà possibile  pensare a seminare piantine da trapianto. Mettere quindi a  dimora  in vasetti o alveoli i semi di pomodori, melanzane e cetrioli da conservare al caldo finché non avranno raggiunto lo stadio della terza foglia. Allora saranno pronti per essere trapiantati in piena terra.

NARCISI VECCCHI. Se i narcisi del giardino lo scorso anno non hanno fiorito significa che sono bulbi vecchi, rimasti in piena terra da alcuni anni. In questi casi le foglie appariranno molto ravvicinate. La mancata fioritura è dovuta al fatto che sono troppo fitti e vanno pertanto divisi. L’operazione va fatta quando le foglie sono completamente secche e quindi nella tarda primavera. Rimuovere con una paletta i cespi di bulbi avendo cura di non tranciarli. Usare i migliori, dividerli e ripiantarli su terreno sminuzzato e arricchito di sostanza organica e torba. Non serve annaffiare, ma fornire loro un poco di fertilizzante granulare. Così facendo si irrobustiranno e saranno pronti a fiorire l’anno prossimo.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina