PULIRE L’ASPARAGIAIA. Le piante di asparago, che sono fuoriuscite dai cumuli a fine raccolta (maggio – primi di giugno), quando sono completamente secche (novembre) vanno tagliate di netto alla base. Hanno infatti concluso il ciclo vegeto-produttivo con la formazione delle piccole bacche rosse contenenti i semi maturi.

Se vengono levate in anticipo, quando sono ancora verdi, si priva l’apparato radicale di sostanze nutritive che passando dalle foglie ai rizomi sotterranei nella prossima primavera permetteranno la formazione dei nuovi e abbondanti turioni commestibili.

I cumuli privati della vegetazione non hanno bisogno di essere protetti o pacciamati. Andranno invece rifatti a primavera e arricchiti di sostanza organica e concimati.

BULBI FIORITI A NATALE. Le bulbose a fioritura primaverile come giacinti, tulipani, narcisi e muscari, piantate in ciotole o terrine agli inizi di novembre e tenute sul poggiolo o balcone, vanno da adesso in poi protette dagli abbassamenti di temperatura provvedendo alla copertura del terreno eseguita utilizzando cortecce, foglie secche o, meglio ancora, tessuto non tessuto. Il terriccio si deve mantenere costantemente umido.

Poste all’interno dell’appartamento queste bulbose sono in grado di fiorire già in prossimità delle feste di fine anno.

ZUCCHETTA SPINOSA. “Quest’anno ho coltivato la zucchetta centenaria. Ho raccolto i frutti. Come conservarli?”. Questa la domanda di una nostra lettrice di Trento.

La zucchetta in questione, detta anche Chayote o zucchetta spinosa o messicana si conserva alla stregua delle altre comuni zucche, quindi in locale asciutto e ventilato ed a una temperatura di 15-18°C. Si tratta di una zucca originaria dell’America centrale dove vegeta e fruttifica durante tutto l’anno. Da noi si coltiva per lo più come ornamentale, pur essendo commestibile. Produce molti frutti di forma leggermente oblunga irti di spine. E’ una erbacea rampicante.