Teatro Cristallo, vero polmone culturale

Una delle realtà più dinamiche nell’offerta culturale regionale è senza dubbio il teatro Cristallo di Bolzano. Gestito dall’omonima associazione culturale la struttura ospita oltre ad un’articolata stagione di prosa e musicale, laboratori, incontri, convegni, rendendosi di fatto un importantissimo polmone culturale.

Nato dalle ceneri dell’ex teatro – fortemente voluto dalla comunità parrocchiale Europa Novacella e inaugurato nel 1954 ancor prima dell’adiacente chiesa di Regina Pacis – il nuovo Cristallo è restituito alla cittadinanza agli inizi del nuovo millennio assieme ad un nuovo Centro Giovani e al Centro diurno per Anziani. Rispetto alla vecchia struttura i posti sono ridotti da 700 a circa
500: i volumi recuperati vengono destinati a nuove attività culturali. Abbiamo recentemente incontrato Francesca Lazzaro, vicedirettrice ed anima organizzativa dell’associazione. “Negli ultimi anni la nostra attività è letteralmente esplosa – ci ha detto – Tenendo ben presente la nostra mission culturale che è quella di essere un punto di riferimento sociale e culturale per Bolzano, curando in primo luogo i temi dell’inclusività sociale e della sensibilità ambientale, riteniamo fondamentale confrontarci, nell’organizzare i nostri percorsi, con le diverse associazioni culturali cittadine e provinciali. Grazie a queste collaborazioni la presenza di pubblico alla nostra offerta culturale è andata sempre più rafforzandosi nel tempo. Oggi la nostra proposta spazia dal teatro professionistico a quello amatoriale, dalla musica ai corsi per bambini e adulti, dalla realizzazione di incontri di confronto pubblico a convegni e seminari”.

“La Provincia di Bolzano e la Regione finanziano la nostra attività, il Comune di Bolzano ci è vicino accollandosi importanti spese ordinarie di gestione”, aggiunge Lazzaro, riferendosi alle questioni economiche. “Il sostegno finanziario ci permette, cosa da non sottovalutare, di avere 15 dipendenti tra tecnici e amministrativi e di riconoscere quindi dignità lavorativa agli operatori
dello spettacolo. Abbiamo vicini anche sponsor privati, in primis Alperia e la Cassa di Risparmio di Bolzano, che ci consentono di rafforzare la nostra proposta. Recentemente siamo stati interessati anche alla gestione del centro giovani per il quartiere Don Bosco, impegno pesante, ma che affrontiamo con entusiasmo”.

È un esempio, quello del Cristallo, di come una struttura nata come centro di aggregazione parrocchiale abbia saputo nel tempo diventare punto di riferimento culturale per l’intera comunità altoatesina, grazie all’attività di un gruppo di operatori preparati ed intraprendenti. E a servizio dell’intero territorio provinciale è stata anche l’iniziativa, interrotta dal Covid, ma alla quale si sta nuovamente pensando, di organizzare un capillare servizio di trasporto da tutta la bassa Atesina verso il teatro bolzanino. Iniziativa che ha raccolto il favore degli abitanti di Laives, Ora ed Egna, che avevano risposto in modo significativo alla proposta.

La partecipazione del pubblico è estremamente significativa: basti pensare che nelle prossime settimane due degli spettacoli proposti, il “Don Chisciotte” con Alessio Boni e Serra Yilmaz, e “Oblivion rapsody” già da tempo registrano il tutto esaurito. Non secondaria è anche la durata della stagione teatrale e musicale che parte da settembre e arriva a metà maggio. Una proposta, quella del Cristallo di Bolzano, che merita l’attenzione anche del pubblico trentino.

 

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