Tempo di lavanda

TEMPO DI LAVANDA. La lavanda è tra le piante officinali più presenti negli orti e giardini, quasi sempre associata ad altre classiche quali rosmarino, salvia, origano, erba cipollina, santoreggia, aneto e timo. Chi vuole farne uso fitoterapico deve raccoglierla in questo periodo, quando la fioritura è piena. L’operazione si deve fare al mattino, possibilmente in tempo di luna calante, tagliando le spighe fiorite e formando dei mazzetti non troppo carichi. Gli steli nudi che portano alla sommità le spighe vanno tagliati al di sopra delle ultime foglie. Un piccolo segreto dei giardinieri sul momento migliore in cui procedere alla raccolta della lavanda consiste nell’attenta osservazione del lavoro delle api: i fiori vanno raccolti quando questi  insetti smetteranno di frequentarli con assiduità.  Questo- dicono- è il momento di maggior contenuto aromatico delle spighe. E’ cioè quello che gli esperti chiamano “momento balsamico”.

RAGNETTO ROSSO. Un parassita che colpisce speso le piante da fiore e ornamentali in genere in casa durante la stagione calda è il ragnetto rosso. La sua presenza è accentuata dalla mancanza di umidità. Si tratta di un acaro che produce ragnatele finissime sulla pagina inferiore delle foglie che reagiscono diventando giallastre fino ad accartocciarsi e poi cadere. Un rimedio biologico per eliminarlo è quello di aumentare le nebulizzazioni sulle foglie, oppure, per piante di piccole dimensioni, quello di usare un batuffolo di cotone bagnato e insaponato da risciacquare. Se la presenza di ragnetto è utilizzare gocce di olio essenziale di rosmarino da mettere nel nebulizzatore agitando bene prima di spruzzarlo sulla vegetazione. L’intervento va eseguito nel tardo pomeriggio. In presenza di eventuali forme giovanili di afidi la pianta va difesa con insetticidi mirati ad azione blanda e poco tossici, anzi meglio se fatti di macerato di tabacco o di ortica.

VISTOSA LAGESTROEMIA. Una pianta molto rustica e resistente al freddo dove gli inverni sono caratterizzati da temperature anche molto rigide è la Lagestroemia (Lagestroemia indica varietà rose, Rubra o Nivea), un alberello di dimensioni contenute che si adatta ad essere allevato anche a cespuglio. è pianta ornamentale per eccellenza molto usata per viali e giardini pubblici e privati. In questo periodo si riempie di tanti fiori dai grossi petali crespi, riuniti in infiorescenze a pannocchia d’ apice appariscenti di colori svariati dal rosa, al bianco, dal viola al rosso. Questa pianta si accontenta di qualsiasi terreno anche povero o arido, purché non acido. teme i ristagni di acqua a livelo radicale che porta a marcescenza le radici. Non richiede apporti fertilizzanti, ma per aumentare numero e dimensione dei fiori è bene fornire a primavera un pugno per pianta di concime complesso a lenta cessione. La potatura deve essere drastica e tale da dare forma all’albero o al cespuglio.

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