Terriccio universale, parigini superstar

TERRICCIO UNIVERSALE. Un lettore, David Conotter, chiede lumi sull’uso del terriccio universale per la coltivazione di ortaggi. “Sono a conoscenza – dice – che il fango che la provincia raccoglie nei depuratori viene lavorato e destinato, non alle campagne, ma alla coltivazione di fiori perché ricco di metalli pesanti per cui non può essere destinato a colture che finiscono sulla tavola. Probabilmente quindi il terriccio (non c'è scritto sulla confezione) non è possibile utilizzarlo per l'orto sul balcone, ma solo per i fiori, che notoriamente non vengono mangiati”.

Tranquillizziamo subito il lettore che ci ha scritto e gli altri nostri lettori. Il terriccio universale è un prodotto costituito prevalentemente da materiale derivante dalla decomposizione e trasformazione di sostanze organiche (rifiuti vegetali e deiezioni animali) come risultato del processo di nutrizione e digestione degli organismi del terreno. Il terriccio di buona qualità ha il classico odore di humus, è leggero e soffice al tatto. Viene chiamato “universale” perché è composto da diverse sostanze, ovvero sabbia, torba, terra di letame e terriccio di foglie, naturalmente in misura diversa; generalmente, il componente più presente è la torba che costituisce il 50% del terriccio. Spesso è addizionato con nutrienti minerali, lave vulcaniche, vermiculite.

Non risulta che nel terriccio siano presenti materiali provenienti da fanghi di depurazione, almeno nei buoni terricci, pur non escludendo che qualche produttore possa “fare il furbo”. Quelli che si acquistano sono affidabili e la composizione, insieme alle caratteristiche, è indicata sulle confezioni. I terricci sono disponibili in sacchi da 5 fino a 80 litri. Diffidare dai terricci che costano pochi euro. Acquistare solo terriccio di qualità.

Il terriccio universale è il miglior substrato per quasi tutte le piante verdi e fiorite da balcone e da giardino, per gran parte delle aromatiche e per tutte le piante orticole,da radice e da foglia, oltre ad essere utile per arricchire dal punto di vista organico i terreni poveri. Il terriccio universale è molto usato e diffuso perché ha il potere di trattenere l’acqua, mantenere soffice il terreno, creare spazi vitali alle piante, opporsi alla variazione del pH, immagazzinare nutrienti. Usatelo senza timore quindi anche per l’orto sul balcone.

PARIGINI SUPERSTAR. I gerani parigini o pelargoni sono diventati i padroni indiscussi dei fiori da balcone per la loro caratteristiche di facile coltivazione, resistenza e incredibile quantità di fiori prodotti in un sola stagione e perché sviluppano una ricca vegetazione ricadente che consente di ricoprire l’intero fronte dei balconi. Hanno bisogno però di alcune attenzioni e cure. Vanno bagnati costantemente perché più dei gerani zonali (eretti) temono la secchezza, nutriti con regolarità e una vota al mese rincalzati alla base aggiungendo terriccio in quanto il compattamento e l’utilizzo vero e proprio del substrato portano allo scoprimento delle radici. Vengono venduti senza un nome specifico, ma suddivisi per colore. Sono ideali per le cassette sui balconi, scelti in una o più sfumature. Per farli fiorire di più togliere i fiori man mano che appassiscono.

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