La montagna, la guerra e un partigiano di 11 anni

La resistenza non è un argomento che si trova spesso nei libri per ragazzi, neanche in quelli per i lettori della fascia della scuola media. Attira dunque l'attenzione un romanzo come questo che racconta l'estate del 1944 vissuta da un ragazzo pastore in una malga sui monti sopra Feltre, luoghi dove ha base di appoggio la brigata partigiana Gramsci.

Giacomo, così si chiama il giovane pastore, ha solo 11 anni quando viene mandato all'alpeggio. La guerra e tutte le sue conseguenze sulla vita delle persone sono ben presenti sullo sfondo della sua storia anche se sembra che la vita in montagna non ne sia direttamente toccata. Ben presto, però, il ritrovamento di un pacco di volantini nella casèra segna il punto di svolta della vicenda che, dalla precisa descrizione del lavoro in malga, delle bestie e dei loro comportamenti, dell'amicizia tra i ragazzi protagonisti, passa ad un'attenta presentazione della lotta partigiana. Questa esperienza lavorativa estiva è doppiamente importante per Giacomo: da una parte l'essere lontano da casa da solo lo fa crescere come bambino, dall'altra la scoperta dell'attività dei partigiani, l'avventura pericolosa del loro agire e il mistero che li avvolge nella loro lotta, gli aprono gli occhi su ciò che sta accadendo in Italia in quel periodo. Durante quest'estate Giacomo impara a conoscere qualcosa in più dell'animo umano, di come ogni persona vive gli avvenimenti in maniera diversa e di come ognuno esprime se stesso, le proprie opinioni e le proprie emozioni in modo unico. Quella di Giacomo, però, è una visione particolare del mondo degli adulti e della lotta partigiana, una visione fatta di fantasie e immaginazione di bambino, smentite o confermate dalla realtà delle cose che vive e vede in prima persona. Nonostante la paura, l'orrore e i sentimenti contrastanti che Giacomo prova nello scoprire questo mondo, di una cosa alla fine è convinto: vuole diventare un partigiano.

Un bel romanzo di formazione in cui i fatti raccontati mescolano realtà e finzione. Un gioco sottile, a tratti crudo e spietato, di vicende inventate sullo sfondo di fatti storici attentamente studiati e presentati, e, soprattutto, resi interessanti oltre che facilmente comprensibili dai giovani lettori, che di queste vicende per lo più rimangono all'oscuro.

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