Sat, la montagna 100 anni dopo la guerra

>

Si è chiuso ieri con il convegno finale a Spiazzo Rendena il 120esimo congresso della Sat, quest’anno dedicata al tema “Montagne di guerra, montagne di pace. La montagna ferita. Nuove opportunità 100 anni dopo”, una settimana di incontri, riflessioni e approfondimenti sulla montagna e sul suo rapporto con la storia.

Nella sua relazione il presidente della Sat Claudio Bassetti ha sottolineato “il grande lavoro di recupero dei reperti bellici portato avanti dalla commissione storica della Sat, assieme con la Provincia. In questo lavoro vedo un’opportunità per il futuro per sviluppoare un turismo capace di entrare dentro l’anima dei luoghi. Un turismo a passo lento”.

“Si parla di montagna, si parla di guerra,  – ha detto il presidente della Provincia Ugo Rossi, intervenuto al convegno,- si parla soprattutto delle ferite inferte al nostro territorio, alla popolazione, ai ricordi. Ogni giorno dobbiamo lavorare per costruire la pace, facendo cultura di pace. Come chi frequenta la montagna ha un obiettivo, così anche noi dobbiamo avere come obiettivo la pace”.

“Dono di Dio è anche la natura che ci circonda – questo il messaggio rivolto dall’arcivescovo monsignor Bressan durante l’omelia della Santa Messa celebrata nella chiesa di San Vigilio, – non l’abbiamo creata noi, non ne siamo padroni, ma amministratori per il bene dell’umanità e anche per le generazioni future. Non divinizziamo l’ambiente ma giustamente la Sat ha sempre insegnato il rispetto che ad esso è dovuto”.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina