Mele e salute

L’articolo “La mela di Ippocrate” pubblicato su questa pagina a fine giugno 2018 è stato ripreso dalla redazione de “Il melo”, mensile di informazione, agricoltura, economia , territorio, storia che si stampa da 4 anni a Cles ed è distribuito in circa 20.000 copie nelle Valli di Non e di Sole e nella Piana Rotaliana. Interpretando il criterio fondativo dell’editore Paolo Leonardi (informare in maniera competente e indipendente) pochi mesi dopo l’uscita del primo numero il comitato di redazione ha lanciato l’idea di allestire in una sala presa in affitto all’interno di un palazzo storico di Cles un angolo chiamato “All’ombra del melo”. Uno spazio attrezzato per ospitare incontri informativi da proporre a gruppi di pubblico di varia età e provenienza sociale e lavorativa argomenti di attualità. 

Rientra in questo contesto già positivamente sperimentato una iniziativa che riprende l’argomento trattato nell’articolo citato in apertura (La mela di Ippocrate). 

Venerdi19 ottobre alle ore 20 nella sala Val di Non Expò in Piaza Grande a Cles avrà luogo un convegno intitolato “Quali e quante mele al giorno tolgono il medico di torno?”. La risposta verrà dalla metabolomica e dalla metagenomica. Si tratta di materie specialistiche praticate con positivi risultati all’interno del Centro Ricerca e Innovazione della Fondazione Mach dai due relatori della serata. 

Si tratta di Fulvio Mattivi (Università di Trento e Centro ricerca e innovazione della Fondazione Mach) che svilupperà il tema “Il metabolismo della mela, una sinergia tra l’organismo umano e le comunità batteriche intestinali”. 

Francesca Fava (Centro ricerca e innovazione della Fondazione Mach, Unità nutrizione e nutrigenomica) affronterà il tema “Ruolo del microbiota intestinale nel modulare le proprietà salutistiche delle mele. Al centro di entrambe le relazioni un gruppo di composti naturali denominati polifenoli.

I termini difficili contenuti in questa nota e nelle due relazioni non devono spaventare il pubblico. I relatori sono in grado di spiegare in termini comprensibili a tutti i più recenti risultati delle loro ricerche. Il lavoro di entrambi dimostra che risultati scientificamente elevati ma anche concreti e traducibili nella vita quotidiana delle persone si possono ottenere combinando la biochimica con la fisiologia del corpo umano. 

Ultima annotazione: Ippocrate, medico greco vissuto fra il 460 e il 377 a.c. è considerato antesignano della medicina scientifica. Nell’opera “Aforismi” egli sostiene la necessità di superare la medicina magica e auspica l’avvento di una scienza medica fondata sull’osservazione e sulla ricerca.

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