Sulla novità introdotta da Papa Francesco nella sua recente lettera sono stati scritti – comne già altri hanno rilevato – almeno cinque titoli inesatti da testate prestigiose. Eccoli: “Assolvete medici e donne che abortiscono!” (sito di Repubblica), “Aborto, svolta del Papa: i preti assolvano chi procura il grave reato” (Corriere della Sera); “Svolta di Papa Francesco sull’aborto: sì al perdono” (Gazzetta del Sud); “Abortite pur, il Papa vi perdona (Il Tempo); “Papa Francesco concede per sempre l’assoluzione dal peccato di aborto” (Il secolo d'Italia).

Una lettura non frettolosa o pregiudiziale del testo Misericordia et misera aiuta a comprendere la grande e reale portata dell'indicazione del Papa a chiusura dell'Anno Santo: dai soli vescovi viene estesa a tutti i preti la facoltà di assolvere in confessione quanti hanno procurato il “grave peccato” di aborto ma ora presentano “un cuore pentito”. Chi usa il tagliacarte conosce la fatica della sintesi ma più di una soluzione corretta si poteva trovare, come quella dei titolisti che hanno titolato: “Il Papa: ogni prete potrà assolvere chi ha procurato l'aborto”.