Cura del crisantemo, gli errori da evitare

Crisantemo in vaso (foto G. Michelon)

“Per la festività di ognissanti ho comprato in anticipo dei vasi di crisantemi per ornare le tombe dei miei familiari defunti. Nell’arco però di pochi giorni i boccioli si sono seccati e i fiori aperti appassiti. Dovrò quindi sostituirli. A cosa imputare il fatto? Ho sbagliato qualcosa? ”.
Giuliana (Rovereto)

I crisantemi sono disponibili presso fiorai e garden center fin da settembre e continuano fino a fine novembre. Se finiscono prima, significa che sono stati trattati male, soffrendo per errori molto comuni. Al primo posto fra questi figura la carenza di acqua. Questa è la causa del disseccamento dei boccioli, così frequente soprattutto sulle piante a fiore piccolo. Per mantenere i boccioli alla pianta serve molta acqua, non troppa, ma di frequente. I boccioli seccano anche dopo una sola giornata di siccità e non verranno più sostituiti. La pianta appena acquistata va annaffiata subito dal sottovaso. Non bagnare dall’alto in quanto l’acqua fatica a superare il folto fogliame e si rischiano non rari devastanti attacchi fungini. Tenere presente che il terreno bagnato troppo è deleterio per la pianta. Le radici operano in ambiente povero (o privo) di ossigeno e i boccioli agli apici dei rametti tendono a incurvarsi, pur essendo turgidi. Quando questo si verifica la pianta è da buttare. La pianta perenne in fioritura non va mai rinvasata. Tuttavia per i crisantemi in vasi mini il rinvaso in contenitori più grandi è d’obbligo, avendo l’accortezza di eseguire annaffiature giornaliere.

La plastica che avvolge i vasi al momento dell’acquisto protegge la pianta negli spostamenti (evita che i rametti si spezzino), ma una volta a casa essa va levata. Altrimenti aumenta l’umidità intorno alla vegetazione e in poco tempo si rischia che la pianta venga attaccata da muffa grigia o botrite con esito spesso letale.

Non è buona cosa tenere il crisantemo in casa dove le temperature sono alte e lo fanno appassire e poi morire. La pianta resiste alle basse temperature (fino a -15°C) e soffre per quelle elevate dell’appartamento. Se posto su davanzali, balconi o terrazzi rivolti a nord, il crisantemo aprirà le infiorescenze già formatesi in vivaio, ma non ne produrrà di nuove.

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