Alla scoperta della grande Pieve

La chiesa di Santa Maria Assunta nei secoli è sopravvissuta alle varie vicende umane. Domenica 11 maggio mostrerà i suoi tesori ai visitatori per l'iniziativa “Palazzi Aperti”

Da secoli affronta la moltitudine di persone che vengono a cercare conforto, benedizione per una nuova famiglia, o ancora a bagnare d'acqua santa e lacrime di gioia ogni bimbo che gli viene presentato. E accoglie benigna tutti dentro sé.

È l'antica pieve di Santa Maria Assunta a Condino, una delle sette grandi pievi giudicariesi che hanno dominato la vita religiosa, culturale e civile del medioevo, e in qualche modo, anche dei secoli a venire, del territorio nel quale erano inserite. Dopo i lunghi lavori di restauro degli anni a cavallo tra la la fine degli anni novanta e la metà del primo decennio di questo secolo, attraverso i quali sono stati anche riportati alla luce alcuni begli antichi affreschi, oggi la Pieve di Santa Maria Assunta è finalmente tornata al suo antico splendore.

Per questo, parrocchia, amministrazione e popolazione ambiscono a ripresentarla ai molti amanti dell'arte e della storia sacra locale in tutta la sua magnificenza. Quale altra migliore occasione poteva darsi in questo senso se non la bella iniziativa chiamata "Palazzi Aperti. I municipi trentini per i beni culturali", per cui le antiche dimore presenti sul territorio si aprono alla visita dei propri cittadini e di ogni estimatore dei tesori dell'arte antica?

Domenica 11 maggio dalle 16.30 (alle 15 precede una visita guidata ai begli affreschi della Sala consiliare del municipio di Condino), storia e caratteristiche della pieve verranno spiegate ai presenti in alternanza con una serie di brani musicali eseguiti dall'Orchestra d'archi e Ensemble di chitarre della scuola Musicale di Tione e dalla Miniorchestra , Coro Vocibianche e Coro Femminile della Scuola Musicale di Storo e Bagolino.

Rinata maestosa tra il 1495 e il 1510 da una precedente costruzione di probabile impostazione romanica, grazie agli immani sacrifici e alle finanze della comunità di Condino e di tutte le altre comunità del Basso Chiese, che da essa come "curazie" dipendevano, la pieve di Santa Maria Assunta si pone come un gioiello architettonico e artistico di fattura tardo gotica e rinascimentale.

Alla sua edificazione parteciparono alcuni dei più bravi mastri costruttori e artisti dell'epoca, provenienti gran parte dalla vicina Lombardia, come i comaschi Albertino Comanedi, al quale di deve la direzione dei lavori di costruzione, e Giovanni Lorenzo Sormani, autore del bel portale che adorna la facciata principale dell'edificio sacro, di Osteno, i bresciani Andrea e Maffeo Olivieri, che scolpirono il prezioso gruppo di statue lignee dell'altare maggiore, e Stefano Lamberti, scultore di una bella Pietà troneggiante sull'Altare della Pietà, sito sul lato sinistro della Pieve.

L'edificio sacro ospita sulle pareti laterali anche molti affreschi cinquecenteschi, tra cui i grandi dipinti rappresentanti la vicenda leggendaria di San Giorgio e il drago e il mito dell'"Hortus Conclusus", ai quali lavorarono, come da documenti dell'epoca, alcuni "dipintori tedeschi e bresciani". Preziosi anche gli otto altari laterali.

L'antica pieve nei secoli è sopravvissuta alle varie vicende umane: requisita e utilizzata nel 1866 dai reparti garibaldini per scopi di guerra, e utilizzata nuovamente durante la Prima guerra Mondiale come magazzino militare, subendo danni e razzie, oggi è ancora pronta ad accogliere quanti intendono praticare la propria fede manifestando la propria adesione alla comunità alla quale si trovano ad appartenere. E può ancora testimoniare la generosità nei propri confronti di tanti suoi affezionati frequentatori.
vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina