La famiglia al centro

Nuove importanti adesioni nel Distretto. Lanciato il tema del Festival 2014, il 5 dicembre a Riva

Nuovi arrivi, e neppure di poco conto, nel Distretto famiglia dell’Alto Garda. Si tratta dei Comuni di Arco e di Dro, della Comunità di Valle Alto Garda e Ledro, dell’Azienda pubblica di servizi alla persona “Città di Riva” (l’ex casa di riposo), della comunità “Murialdo” di Riva e infine della cooperativa sociale onlus “Eliodoro”. La firma dell’adesione è avvenuta in municipio a Riva. Per l’occasione il vicesindaco Alberto Bertolini, che è referente istituzionale del Distretto, ha presentato il “Piano di lavoro 2014”, mentre Luciano Malfer, dirigente generale dell’Agenzia provinciale per la famiglia della Provincia, ha anticipato il tema dell’edizione 2014 del “Festival della Famiglia” – “L'ecosistema vita e lavoro. Occupazione femminile e natalità, benessere e crescita economica” – che si terrà a Riva il 5 dicembre, preceduto dal Prefestival.

Obiettivo dei Distretti Famiglia è accrescere l’attrattività territoriale, nonché sostenere lo sviluppo locale rafforzando le iniziative per la famiglia, nell’ambito di un percorso di certificazione territoriale familiare. Perché il Trentino sia sempre di più un territorio accogliente per le famiglie e per chi lo frequenta, in quanto capace di offrire servizi ed opportunità rispondenti alle aspettative delle famiglie, operando in una logica di Distretto Famiglia, all’interno del quale attori diversi perseguono l’obiettivo comune di accrescere sul territorio il benessere familiare.

L’Accordo si propone di sperimentare nuovi modelli di collaborazione tra i diversi soggetti firmatari; di dare attuazione ai contenuti del “Libro bianco sulle politiche familiari e per la natalità” e a quanto previsto dalla Legge provinciale del marzo 2011. Nell’Alto Garda si vuole attivare il laboratorio sulle politiche familiari.

Il vicesindaco Bertolini, nell’aprire l’incontro ha ricordato i recentissimi dati Istat sul 2013, in particolare il record negativo della natalità (515 mila bambini, 11 mila in meno del precedente record negativo del 1995). “Un dato di grandissima preoccupazione rispetto al quale è di fondamentale importanza recuperare”, ha detto Bertolini. “Servono tante iniziative, diverse e complesse, che sostengano concretamente le famiglie che hanno figli”. Il nostro strumento è il Distretto, il cui piano mette in campo 29 azioni, tra le quali c’è l’ampliamento ulteriore a nuovi soggetti.

Delle famiglia come “valore centrale della nostra comunità, anche nei fatti”, ha parlato il sindaco di Arco Betta, mentre il primo cittadino di Dro Fravezzi, ha ricordato come il modello trentino delle politiche sociali rivolte alla famiglia sia un punto di riferimento a livello nazionale.

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