Sacra Famiglia, grazie suore

Un'atmosfera mista di festa e di nostalgia, all'insegna della riconoscenza, ha caratterizzato lunedì 2 giugno in via della Saluga la festa di commiato alle Piccole Suore della Sacra Famiglia che lasciano l'istituto scolastico. Erano una quindicina – anche le insegnanti degli anni passati – attorno alla superiora suor Lia Tonelotto che ha testimoniato lo stile pastorale con cui le discepole del beato Nascimbeni hanno operato in Trentino in questi 110 anni. Rimarranno in diocesi a Rovereto, Arco e Folgaria, ma lasciano a disposizione lo stabile della cooperativa di genitori “Sacra Famiglia” che garantirà la continuità. Marco Sottopietra, il presidente, ha espresso il grazie della comunità educativa assieme alle maestre, ai genitori, all'assessore comunale Tomasi (che fu il “postino amico” delle suore), al dirigente provinciale Ceccato e al vicario generale. Proprio mons. Tisi nella vibrante omelia della Santa Messa aveva precisato l'essenziale di una scuola cattolica (“aiutare i ragazzi a fare l'esperienza dell'amicizia di Gesù Cristo”) che mette in primo piano la relazione personale rispetto alle competenze tecniche: “A cosa serve sapere tante lingue se non sappiamo comunicare in profondità?”, si è chiesto il vicario.

La liturgia è stata animata dagli scolari e dalle maestre (rimarranno tutte il prossimo anno a lavorare nella bella scuola della collina) con l'offerta di “un astuccio per te”, una sorta di borsa di studio alimentata in modo continuativo: servirà in parte per le famiglie bisognose, in parte per contribuire alle missioni delle religiose. A quest'azione per i poveri andranno anche le offerte raccolte durante il pomeriggio nella festa seguita a Calavino, durante la quale gli alunni hanno consegnato un album ricordo con i loro disegni e i loro messaggi di riconoscenza alle suore.

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