Con alle spalle oltre due secoli di sotoria, torna domenica 6 luglio la Festa del patrono Sant'Udalrico, preceduta anche quest'anno dalla caratteristica "Cena povera" che la sera di sabato 5, nel piazzale dell'oratorio parrocchiale (inizio alle 20.30), proporrà un menù intonato alla ricorrenza, sobrio e allo stesso tempo ricco di significati sia sul piano locale che su quello storico. Lo chef Mario, che guida i cuochi volontari dell'oratorio, ci ha svelato in anteprima il menu, realizzato con prodotti locali: orzetto alla trentina con verdure, con infarinatura di grana trentino e pancetta nostrana; trota dell'Avisio al cartoccio accompagnata da peperonata. Alla "Cena povera" non mancherà il contorno musicale, con il Gruppo Strumentale Giovanile di Lavis diretto dal maestro Renzo Eccel.

Anche al mattino di domenica 6 luglio nella chiesa arcipretale di Sant'Udalrico non mancherà la musica, alla Messa solenne delle 10, preceduta alle 9.45 dalla processione con l'effige del patrono fino alla chiesetta della Madonna Nera di Loreto vicino al ponte sull'Avisio, ci sarà nuovamente il GSGL con un suo ricco programma di musiche intonate alla Festa del santo patrono di Lavis.

La festività patronale lavisana è in auge sin dai primi dell'800, quando a ricordare la riccorenza erano i mugnai e fornai locali, artigiani e commercianti insieme in una sorta di consorzio per i festeggiamenti. Oltre che alle cerimonie religiose in pompa magna, sul sagrato della chiesa i giochi popolari duravano l'intera giornata e fino a notte fonda. Si distribuivano in quelle occasione anche le storiche "tronde", pane con i pesciolini dell'Avisio, focacce e biscotti casalinghi realizzati dalle famiglie locali. Le feste udalriciane vennero poi sospese all'inizio della prima guerra mondiale, tornarono in auge fino agli anni 30 per poi venir dimenticate. Dal 1986, con il GSGL, le Feste della prima settimana di luglio sono riapparse e ritornate in calendario perpetuo all'interno della comunità lavisana.