Una piccola alga per battere la fame

Si può essere giovani, entusiasti del proprio lavoro e intraprendenti, metter su un’impresa e coniugare solidarietà e una giusta dose di profitto? La vicenda di Micro Life è esemplare in tal senso perché rappresenta la lodevole combinazione di una start up che non disdegna di percorrere le strade della green economy e della libera iniziativa economica privata a beneficio di un grande progetto di lotta alla povertà e alla fame.

Tutto è sorto qualche anno fa, nel 2008, per iniziativa di un giovane padovano, Matteo Villa. Oggi Micro Life ha in cantiere un programma ambizioso: contribuire a dare una mano a risolvere l’annoso e angoscioso problema della fame nel mondo. Con la spirulina. Una piccola alga che però ha la caratteristica di avere un notevole contenuto proteico. Contiene proteine vegetali, carboidrati, lipidi, luteina e minerali. L’azienda patavina, per la verità, aveva iniziato la sua attività produttiva con la cosmesi e le diete per vegetariani. Poi ha rivolto la sua attenzione di ricerca e di marketing sulla realizzazione di fabbriche di proteine dislocate nei Paesi impoveriti.

Il primo impianto per spirulina è stato quello di Adwa, un altipiano a 2000 metri d’altezza, in Etiopia, sorto nell’estate di due anni fa. Il manufatto composto da una specie di serra che racchiude – si fa per dire – una vasca di 200 metri quadri e da un foto-bioreattore è stata installata e spedita con un container da Venezia e una quindicina di giorni dopo era già attiva ad Adwa, capace di sfamare un migliaio di bambini al giorno. Lo stabilimento produce proteine che possono facilmente integrare l’alimentazione carente specie per i bambini perché basata soprattutto (ed è già una fortuna) sui farinacei.

Matteo Villa non nasconde il suo entusiasmo e la soddisfazione: “La produzione di spirulina diventa una fabbrica a tutti gli effetti, capace di stimolare un mercato locale con la sua filiera, per questo c’è molto interesse”. Le agenzie dell’Onu sono state attivate e coinvolte. Secondo le ricerche della Fao e dell’Unicef un chilogrammo di questa alga al giorno può integrare l’alimentazione di mille bambini. Impianti simili a quello di Adwa sono stati installati in Mozambico, in Kenya, in Senegal, e altri nella stessa Etiopia.

Da Adwa suor Laura Girotto, veneta, scrive dopo una visita sul posto dell’imprenditore Villa: “I due gemelli che erano in pericolo di vita stanno bene. Abbiamo somministrato alla madre la spirulina, non aveva il latte e il latte è arrivato. I due piccoli che pesavano 1200 grammi ciascuno con il nuovo nutrimento hanno raggiunto i 4500 grammi; sono piccoli per la loro età, 5 mesi, ma sani e vispi!”.

La Micro Life è composta in tutto da una quindicina di dipendenti-collaboratori, ragazze e ragazzi laureati in chimica, biologia, ingegneria, scienze naturali, che hanno una gran voglia di rendersi utili e di realizzare i loro sogni giovanili, procacciarsi un reddito e al contempo fare qualcosa per gli altri.

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