La campagna

Dal 13 al 16 ottobre una piccola delegazione della Conferenza Episcopale Italiana – guidata dal Segretario generale Mons. Nunzio Galantino – insieme al direttore di Caritas Italiana è stata in Iraq per incontrare i vescovi e i rappresentanti della Chiesa locale, visitare alcune strutture in cui sono ospitati migliaia di profughi cristiani e yazidi e confrontarsi con alcune autorità civili. Dall’incontro con i responsabili di Caritas Iraq è nata la proposta di avviare progetti di collaborazione e di solidarietà. Per dare concreta risposta all’appello di Papa Francesco: “Non possiamo rassegnarci a pensare al Medio Oriente senza i cristiani”.

La Cei ha messo a disposizione per la prima emergenza un milione di euro e 2 milioni e 300 mila euro per la costruzione di un’Università cattolica, somme stanziate dai fondi dell’otto per mille. Per rispondere alla richiesta dei vescovi locali, Caritas Italiana chiede alle famiglie, alle parrocchie e alle diocesi di convergere sulle seguenti proposte concrete:

“Progetto Famiglia” – realizzazione di gemellaggi con famiglie di profughi. Ci si può impegnare per un giorno (con un'offerta di 5 euro), per un mese (140 euro), per un trimestre (420 euro), per un semestre (840 euro) o per un anno (1.680 euro).

“Progetto Casa” – acquisto di 150 container per l’alloggio di altrettante famiglie. Il costo è di 3.140 euro per unità.

“Progetto Scuola” – acquisto di 6 autobus per il trasporto dei bambini in 8 scuole a Erbil e a Dahuk: ogni pullman costa 40.720 euro.

Per sostenere gli interventi, le offerte vanno inviate a Caritas Italiana; fare riferimento alle Caritas diocesane.

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