Il gesto di Martino, patrono di Vattaro

VATTARO – Sabato 8 novembre la comunità di Vattaro, sull’Altopiano della Vigolana, ha riproposto la vicenda del patrono san Martino con una suggestiva rappresentazione affidata a nove figuranti in costume: tre banditori, il nobile Martino a cavallo, il poverello e quattro scudieri. Questi ultimi sostavano con i loro bracieri alle “porte della città”, vale a dire all’incrocio delle quattro vie che portano a piazza S. Rocco – via S. Martino (porta orientale), via Dosso (porta meridionale), via Dante (porta occidentale) e via San Rocco (porta settentrionale) -, a rappresentare i posti di guardia che Martino, giovane della provincia romana della Pannonia (l’attuale Ungheria) destinato alla carriera militare e incaricato della ronda notturna, doveva recarsi, a cavallo, ispezionare.

Proprio durante una di queste uscite invernali Martino incontrò un povero seminudo, ne ebbe compassione, tagliò in due il suo mantello e glielo pose. Lasciate in le armi per farsi monaco, divenne in seguito vescovo di Tours.

Il generoso gesto di Martino ha chiuso la rappresentazione storica di Vattaro, riproposta in paese per la tredicesima volta e preceduta dal concerto del Corpo bandistico musicale S. Giorgio di Vigolo Vattaro e dalla sfilata dei bambini dalla scuola materna di via Giardini con le lanterne, accompagnati nel tragitto da insegnanti e genitori. “Vattaro esprime così il secolare affetto al suo santo Patrono”, dice Marco Ducati, ideatore e curatore della rievocazione oltre che speaker della stessa, facendosi interprete dei sentimenti della popolazione.

Al termine della rappresentazione, in processione figuranti e pubblico si sono spostati in chiesa per la celebrazione della Santa Messa.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina