In Primiero c’è curiosità verso la mobilità ciclabile

Le piste ciclabili del Primiero
C’è voglia di mobilità ciclabile, ma manca una cultura del muoversi tutti i giorni in bicicletta e c’è poca sicurezza stradale. Poca la partecipazione “attiva” degli studenti, che va sollecitata con i giusti canali di comunicazione e di coinvolgimento delle nuove generazioni.

Sono questi alcuni dei dati significativi emersi dal questionario sulla mobilità ciclabile proposto dal gruppo Bmob Primiero (Bike MOBility Primiero) composto da Silvio Grisotto e da Lucio Stefani. Il questionario è stato somministrato in tre mesi agli abitanti del Primiero e Vanoi. L’appuntamento finale di questa prima fase del progetto è per lunedì 15 dicembre con la presentazione ufficiale alla popolazione ed agli amministratori dei risultati del sondaggio.

“Sono stati 917 i questionari raccolti”, spiega Silvio Grisotto, l’ideatore del progetto. “Per me un vero successo se consideriamo la popolazione potenzialmente interessata dalla cosa di circa 6.500-7.000 utenti (no under 12 e no over 75) siamo ad un campione del 13-14% della popolazione, che copre praticamente tutte le classi di età, sesso, impiego e provenienza. Quindi altamente significativo”.

Dai dati emerge che si sente la necessità di una rete ciclabile più sviluppata e sicura sia per scopi turistici sia di mobilità interna quotidiana. “Se da un lato si riscontra una grande voglia di mobilità ciclabile dall’altro manca però ancora una vera cultura del muoversi quotidianamente in bicicletta, che viene ancora percepita da molti non come un mezzo di trasporto quotidiano alternativo all’auto ma solo come un mezzo di svago e sport”, sottolinea Grisotto. “Inoltre i ciclisti vengono spesso ancora percepiti come un intralcio al movimento delle auto”.

Il questionario ha messo in luce inoltre il fatto che molte persone non si sentono sicure sulla strada e si ritiene vi sia troppo traffico nei paesi e poco rispetto delle regole da parte degli automobilisti ma anche da parte dei ciclisti stessi. “C’è ancora parecchio scetticismo sul progetto bike sharing, anche per una scarsissima conoscenza del mezzo elettrico e delle sue potenzialità”, riprende Grisotto. “È difficile accettare la possibilità di abbassare i limiti delle auto a 30 chilometri orari nelle strade entro i centri abitati per vero e proprio ‘terrore’ di un aumento dei tempi di percorrenza in auto e aumento del traffico. Su questo mi sento di dire che servirà una campagna di educazione sul tema delle ‘Zone 30’ e dei reali effetti dell’abbassamento di velocità”, conclude.

Lunedì 15 dicembre alle ore 20.15 presso la Sala Negrelli della Comunità di Primiero ci sarà quindi una serata aperta a tutta la popolazione dove saranno presentati i dati. L’auspicio degli organizzatori è che questi dati possano rappresentare un vero e concreto punto di partenza e di discussione ed azione sull’argomento. Nel corso dell’incontro, che sarà aperto a domande e richieste di chiarimento dei cittadini e degli Amministratori interessati, si parlerà anche delle possibili future azioni e sinergie del progetto “Bmob Primiero”, che potranno essere proposte anche direttamente dai presenti.

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