Dirigenti, Rossi:”Non ci saranno più incarichi a vita”

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Un albo dei dirigenti pubblici, l’abolizione della nomina “a vita”, la rotazione dell’incarico ogni cinque anni e l’obbligo di formazione continua. Sono queste le principali novità del riordino della dirigenza provinciale stabilito con un disegno di legge dalla Giunta provinciale di Trento, in accordo con le parti sociali.“Non ci saranno più incarichi “a vita’ – ha spiegato il presidente Ugo Rossi – ma personale dirigenziale appositamente selezionato ed è previsto che l’incarico possa essere revocato in presenza di una valutazione negativa”. La promozione del dirigente dipenderà infatti dal verdetto di un apposito nucleo di valutazione, composto da quattro membri, nominati con un’altra delibera e che resteranno in carica fino al 31 dicembre 2016. Degli attuali 103 dirigenti, in futuro, potrebbero pertanto esserne destituiti alcuni o per demerito o per l’abolizione della struttura di riferimento nell’ottica delle riorganizzazione della amministrazione pubblica. Si accederà alla qualifica sempre con concorso pubblico per titoli e per professionalità, fermo restando che ai giovani non sono richiesti i cinque anni di esperienza di funzionario pubblico.

Il numero di dirigenti non potrà inoltre superare il rapporto di 1 su 42 dipendenti. Si attua con il ddl, infine, la separazione tra carriera manageriale professionale, introducendo la figura del ‘professional’, ovvero un funzionario interno che affianca il dirigente per le competenze tecniche.

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