Omicidio Zivignago, Quarta non parla

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Omicidio di Zivignago. L’avvocato difensore di Marco Quarta solleciterà la Procura per ottenere il suo  trasferimento nel carcere di Spini di Gardolo. Ieri, come previsto, nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip di Rovigo, l’indagato ha scelto il silenzio. Parlerà davanti al giudice naturale di Trento cui spetta la competenza territoriale sul caso. La richiesta di trasferimento non è automatica, spiega l’avvocato difensore Luca Pontalti, che valuterà se chiedere la perizia psicologica.  Su Quarta pesa l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà e dal vincolo coniugale, oltre che di porto abusivo d’arma.  Se questo quadro accusatorio dovesse essere confermato  perderà la patria potestà.  

Intanto  la CGIL del Trentino esprime la propria solidarietà e vicinanza ai familiari di Carmela Morlino, che era stata eletta delegata sindacale e chiede il potenziamento della misure di prevenzione e maggiori risorse per le attività dei centri antiviolenza e delle poche case rifugio. 

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