Ruba tordi da un nido, denunciato

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Un cacciatore e allevatore di uccelli da richiamo residente in provincia di Brescia, è stato denunciato dagli agenti forestali dell’Ufficio distrettuale di Cles per aver sottratto due nidi con una decina di piccoli di tordo, cui aveva già posto un anello alla zampa: una volta portati nell’allevamento i volatili sarebbero stati indistinguibili da quelli nati in cattività e gli avrebbero consentito di aumentare il numero di animali allevati riducendo sforzi e spese. Gli agenti, che avevano notato alcune persone in movimento tra i frutteti, hanno rinvenuto i tordi dopo aver fermato l’auto del sospettato e li hanno quindi consegnati al centro per il recupero dell’avifauna di Trento, gestito dalla Lipu, per il loro allevamento e la successiva liberazione.A seguito del rinvenimento dei due nidi, gli agenti hanno proseguito l’attività presso l’abitazione dell’uomo, sequestrando un migliaio di cartucce da caccia detenute illegalmente e verificando la detenzione di decine di uccelli da richiamo, che l’allevatore possedeva in una serie di piccole gabbie in un’apposita stanza, per i quali tuttavia non risulta possibile stabilire l’eventuale provenienza illegale. Negli ultimi anni la Val di Non è divenuta terreno fertile per i bracconieri di questo tipo, dato che i meleti intensivi si sono rilevati un habitat ospitale per tordi e merli, che vi nidificano frequentemente ad altezze facilmente raggiungibili. 
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