Caso meningite, don Covi: “Grande tristezza, ma nessun contatto con i trentini”

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In seguito alla notizia del decesso per meningite da meningococco di una ragazza romana durante il viaggio di rientro da Cracovia, dove ha partecipato alla Giornata mondiale della gioventù, alcuni giovani trentini sono stati sottoposti a profilassi. L’Azienda provinciale per i servizi sanitari della Provincia autonoma di Trento fa presente che “secondo i protocolli e le linee guida nazionali e internazionali la profilassi è raccomandata per tutti coloro che hanno avuto contatti stretti con la persona deceduta come ad esempio chi ha viaggiato nello stesso pullman, ha dormito negli stessi locali o ha pranzato allo stesso tavolo. Tutte le altre persone non devono assumere la profilassi o recarsi nelle strutture sanitarie”.

A Bolzano tutti i 120 partecipanti del Gmg, anche il vescovo di Bolzano e Bressanone Ivo Muser, sono stati visitati e sottoposti a profilassi al loro rientro. Su un prato davanti all’ospedale di Bolzano è stato allestito la scorsa notte un tendone, nel quale un equipe di medici ha visitato i ragazzi e i loro accompagnatori. Non è stato riscontrato nessun caso sospetto e tutti sono potuti andare a casa a riposare dopo il lungo viaggio e l’agitazione per la tappa in ospedale.

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