Il cardinale scende in campo

Sepe raccomanda ai calciatori di “non dimenticare mai la solidarietà”

Il card. Crescenzio Sepe, grande tifoso della squadra del Napoli, ha celebrato martedì 28 luglio la Messa a Dimaro per lo staff tecnico e per circa 4 mila appassionati che hanno gremito le tribune. Davanti all’altare allestito nel campo sportivo di Carciato la squadra con tutto il seguito era disposta sulla pista per l’atletica; hanno concelebrato la Messa 12 giovani sacerdoti della diocesi di Napoli, 3 della diocesi di Aversa con il parroco della cattedrale don Clemente Petrillo.

Il presidente Aurelio De Laurentis ha regalato al cardinale, che aveva salutato ad uno ad uno i giocatori e i tecnici, la maglietta del Napoli personalizzata, con il numero 1 e la scritta Crescenzio Sepe.

“Questa squadra è sempre più bella e forte – ha detto mons. Sepe – il Signore la rafforzi, dia continuità e coraggio ai loro sforzi, che vengano ripagati concretamente, per la gioia di tutti noi che siamo tifosi. Il mister mette in campo 11 giocatori, ma io ne vedo sempre 12, c’è sempre il Signore accanto a loro”.

Durante l’omelia, interrotta più volte da lunghi applausi, ha rivolto gli auguri “all’inizio di questa avventura, come può essere un anno calcistico, di realizzare i vostri sogni, i vostri desideri, perché è così che si cresce, umanamente e spiritualmente, ma anche come umanità, come società, perché sia un cammino all’insegna dei grandi valori”.

Ha ringraziato il presidente del Napoli per il suo impegno a diffondere e incoraggiare la pratica del calcio fra i giovani e per l’aiuto che offre ai ragazzi napoletani bisognosi. Ha continuato: “Ho regalato le tessere per permettere ai carcerati di vedere le partite del Napoli. Mi hanno ringraziato dicendomi che almeno quando vedono giocare gli azzurri si sentono liberi. E anche molti ammalati guardano questi ragazzi dagli ospedali, trovando motivi per riprendere animo e serenità”.

Sepe, rivolgendosi ai giocatori ha aggiunto: “Avete la possibilità di divertirvi e rendere felici molte persone, vi auguro di essere bravi professionalmente e di avere un’apertura verso i bisognosi, non dimenticate mai la solidarietà. Essere squadra significa stare insieme per raggiungere traguardi e realizzare quelle potenzialità che il Signore ci ha donato, non solo per il bene del singolo, bensì per il bene di una comunità.”.

Ha concluso benedicendo tutti i presenti con l’augurio che il Napoli vinca lo scudetto e che sparisca dalla Campania l’incubo che attanaglia la “Terra dei fuochi”. I numerosi tifosi gioiosi hanno osannato i loro beniamini, in particolare Gonzalo Higuain e Marek Hamsik, andando poi a caccia di selfie e di autografi. Il paese di Dimaro anche in quest'occasione si è dipinto di bianco e azzurro e pensa già al ritiro del 2016 e del 2017.

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