Il rio Tòf (o Tombon) si getta nelle acque del laghetto artificiale
Il parco termale di Comano è interessato da uno spettacolo naturale offerto dalle cascate del rio sovrastante, il Tòf o Tombon, che nasce a Premione.
Il binomio Terme-natura appare fin dall’inizio indissolubile, nel senso di affiancare alla cura termale vera e propria un contatto il più possibile coinvolgente con la natura, intesa come alberi, verde, giardino, soprattutto acqua corrente e parco.
In questa prospettiva già all’indomani dell’apertura del nuovo stabilimento termale nel 1976 le Terme di Comano si attivano per recuperare e riorganizzare la vasta area in sponda sinistra della Sarca, occupata dalla Pineta di Ponte Arche e da alcuni corsi d’acqua che la attraversano, una zona lussureggiante che già da tempo aveva attirato l’attenzione degli amministratori termali per il suo indubbio fascino naturalistico e per i suoi pregi ambientali.
Uno di questi ruscelli, il Tombon da Premione, forma una serie notevole di cascate, proprio sopra il laghetto artificiale del parco, rendendo così la visita piacevole e rilassante.
L'acqua che scorre non appartiene comunque alla fonte di acqua terapeutica di Comano, che viene alla luce alla fonte Sibilla Comana con una temperatura costante di 27 gradi centigradi, è oligominerale, carbonica, relativamente ricca di sali di calcio, anche blandamente radioattiva. Si tratta di un'acqua specifica nella cura delle malattie della pelle e del ricambio gastro-intestinale. Quindi un'acqua particolarmente vocata non solo per le malattie della pelle.
Niente di tutto questo nella fresca acqua che scende sulle Terme sgorgando fresca fresca dal Tòf o Tombone di Premione.