>
Immigrazione. La diocesi di Trento si sta muovendo per dare una risposta all’appello, lanciato da papa Francesco, di accogliere in ogni parrocchia una famiglia di migranti. Già nei giorni scorsi si è tenuta una riunione organizzativa per decidere di destinare all’accoglienza dei profughi alcune canoniche non utilizzate. Ad oggi sono una trentina gli stabili su cui sono in corso verifiche tecniche.
Intanto, all’indomani della riapertura dei confini austriaci e tedeschi e alla luce dell’accordo tra Baviera e Alto Adige per far fronte all’accoglienza dei profughi, qual è la situazione al Brennero? Sentiamo Roberto Defant, dell’associazione altoatesina Volontarius. (ascolta qui sotto)
Venerdì prossimo anche a Trento, come in numerose città europee, verrà organizzata la “marcia delle donne e degli uomini scalzi”, lanciata da alcuni personaggi dello spettacolo per esprimere solidarietà verso i profughi. L’iniziativa ha raccolto centinaia di adesioni in tutto il Trentino. I partecipanti si ritroveranno alle 18 inpiazza Duomo.
Con questa manifestazioni si chiede un cambiamento delle politiche migratorie europee: la certezza di corridoi umanitari sicuri per i profughi; un’accoglienza rispettosa per tutti; la chiusura e lo smantellamento dei luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti.