L’attualità dei “beni comuni”

Riscoprire i documenti, le vicende e i protagonisti che hanno dato vista alle antiche “regole”, alle proprietà collettive, e agli usi civici in tante comunità trentine. Si intitola “Piné: dalla antica regola agli usi civici”, l'interessante mostra fotografica e storica che sarà inaugurata venerdì 18 settembre alle 20 al centro congressi di Baselga.

Un progetto che parte dalla Soprintendenza provinciale per i Beni culturali, attraverso l'Ufficio per i Beni archivistici, librari e Archivio provinciale, in collaborazione con il comune e la biblioteca di Baselga e la Biblioteca comunale di Trento. Un lavoro sinergico che per la prima volta intende presentare una ricognizione storica e documentaria sull'origine, lo sviluppo e l'attualità dei “beni comuni” e “diritto d'uso civico” (boschi, pascoli, malghe e cave), che per secoli hanno costituito, come proprietà indivisa, la base economica delle antiche comunità di montagna in Trentino.

“La mostra copre un arco di tempo molto ampio, dal Medioevo sino alla contemporaneità”, spiega il dottor Mauro Nequirito della Soprintendenza provinciale. “Attraverso molti documenti storici, in parte sconosciuti, e vari pannelli viene tratteggiata l’organizzazione amministrativa in Trentino, e in particolare nell’Altipiano di Piné”.

Dati, foto e cartine topografiche sono raccolti in modo sistematico e scientifico. “Una prima parte della mostra– spiega ancora Nequirito – è costituita da un'ampia rassegna di documenti, in gran parte manoscritti, prodotti dalla antica Comunità di Piné: realtà costituita fino al 1874 da tutti gli insediamenti abitativi dell’altipiano, ad eccezione di Fornace che se ne separò nel Cinquecento documentazione oggi conservata nella Biblioteca comunale di Trento e nell’Archivio provinciale”.

Si potranno riscoprire pergamene, carte di regola, atti attestanti la proprietà e l’utilizzo comunitario dei beni silvo-pastorali, estimi (registri d’antico regime sulla materia fiscale), atti amministrativi, proclami vescovili relativi al Pinetano. Ma l'esposizione non si ferma solo alle vicende amministrative dell’Altipiano. “Attraverso una ventina di pannelli vengono riproposti documenti, cartine e altre testimonianze iconografiche che ripercorrono i modi d’utilizzo delle risorse silvo-pastorali nel Trentino”, precisa ancora il curatore. “Un lungo viaggio nella storia che parte dalle riforme settecentesche, passando per l’Ottocento, per concludersi con la nascita delle Asuc, enti la cui presenza è particolarmente significativa nel Pinetano”.

Nel corso della serata di inaugurazione, saranno illustrati anche alcuni volumi che raccolgono parte del materiale esposto come “Non abbiasi a vedere alcuno ridotto in estrema miseria e povertà”, quaderno della collana “Beni librari e archivistici del Trentino e dedicato ai beni comuni, proprietà collettive e usi civici della montagna trentina tra ‘700 e ‘900, ed il corposo volume “Storia di Piné. Dalle origini alla seconda metà del XX secolo” presentato dai curatori Marco Bettotti, Italo Franceschini e Mauro Nequirito.

Un'occasione preziosa per ammirare e conoscere da vicino i documenti custoditi negli archivi, e per rimarcare l’attività delle Asuc, enti da sempre impegnati nella tutela del territorio e degli antichi diritti collettivi delle comunità.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina