Sui passi di Franzi

Sei ore di cammino sul nuovo sentiero dedicato a Vitlacil, satino scomparso alcuni anni fa. È il “Giro del Zimon” in Cima d’Asta

C’è una importante novità da quest’anno in Cima d’Asta. Un nuovo “girotondo” escursionistico, in tutto sei ore di cammino. È il “Giro del Zimon” che attraversa i sei bacini apicali della zona, con partenza e arrivo al rifugio Ottone Brentari. Un ulteriore e importantissimo anello dell’apprezzata e già esistente “Alta Via del Granito”. È stata realizzata dalla sezione Sat del Tesino, a 2.500 metri di quota tra circhi, vallette, terrazze ed angoli straordinari.

Itinerario inaugurato nelle scorse settimane e intitolato alla memoria di Franzi Vitlacil, un satino di Borgo scomparso alcuni anni fa, iscritto dal 1947. “Franzi può considerarsi una tra le più antiche icone della sezione Sat di Borgo alla quale appartenne per parecchi decenni”, ricorda Franco Gioppi. “Parco nel verbo ma prodigo di azioni costruttive, questo cultore della montagna fu per molti lustri il motore trainante di innumerevoli iniziative sezionali che, accanto a un notevole incremento del corpo sociale, determinarono l’avvio e la crescita del locale Gruppo segnavia operante negli anni ’50 e ’60”.

Quello stesso nucleo, continua Gioppi, di soci fautori della vasta rete sentieristica che ancora oggi serve l’intera parte meridionale dei Lagorai centro-occidentali unitamente ai sottogruppi di Rava – Cima d’Asta e alla catena Cima Dodici – Ortigara.

L’itinerario era stato suggerito dallo stesso Vitlacil e in questi mesi i satini della zona hanno provveduto al riassetto del piano di calpestio e alla segnatura del lungo tratto che ne era sprovvisto. Un sentiero riservato agli escursionisti esperti. “Al lavoro di Franzi Vitlacil si deve anche il recupero del rifugio Ottone Brentari distrutto dalle violenze della Seconda Guerra Mondiale”, prosegue Franco Gioppi. E ancora l’apertura di nuovi tracciati satini nella parte trentina del Brenta e, nel 1953, la costituzione della stazione del Soccorso Alpino di Borgo. “Dalla fine degli anni ‘70 – conclude Gioppi – i suoi interessi alpinistici sono rivolti al nodo centrale di Cima d’Asta tanto da apparecchiare una eccellente documentazione fotografica, per qualità e quantità, fino a pubblicare una trentina di itinerari e realizzare una capillare ricerca toponomastica della zona”.

Il Giro del Zimon, il periplo del nodo centrale in alta quota, è il nuovo segnavia Sat E 392, un “girotondo” escursionistico da percorrere in senso orario e che costituisce un’ulteriore ed importantissimo anello dell’apprezzata Alta Via del Granito. Un’ennesima, affascinante proposta di grande valenza paesaggistico ambientale che, collegando tra loro antiche tracce esistenti, permette di “circumnavigare” l’intera zona della Cima d’Asta. Un itinerario dedicato al decano dei segnavia della Bassa Valsugana e del Tesino Franzi Vitlacil, grande conoscitore del gruppo, di quel “gigante montanino” e di quei declivi nord occidentali dall’elevato grado di naturalità affacciati sulla valle del Vanoi.

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