Porfido. Istituire una commissione d’inchiesta, attivare l’Ispettorato del lavoro per controllare il mondo artigiano che gravita attorno alle concessioni di cava e concedere contributi solo alle ditte che certifichino il totale rispetto delle regole e dei contratti. E’ quanto chiede il Coordinamento lavoro porfido, che ieri ha incontrato i consiglieri provinciali e il presidente del consiglio Bruno Dorigatti.
Occupazione ridotta del 50%, moria di imprese e proliferare di fittizie partite iva; mancato rispetto dei contratti nazionali e provinciali; fatturato dimezzato; eccessiva parcellizzazione dei lotti cava. Sono questi alcuni dei mali di cui soffre il porfido trentino, un settore in crisi ormai da decenni.
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