Periferie. Povertà. Donne. Sono gli ambiti scelti per analizzare la “Chiesa di Francesco”, per riflettere sulla figura di Papa Bergoglio, per approfondire il tentativo di riforma da lui avviato. È la proposta dei “Dialoghi di frontiera 2015”, tre incontri pubblici che si terranno a Rovereto tra ottobre e dicembre. Il ciclo, giunto alla settima edizione, è organizzato dal Centro di Studi e Ricerche Antonio Rosmini dell’Università di Trento con il Comune di Rovereto e la Biblioteca Rosminiana, in collaborazione con l’Accademia roveretana degli Agiati.
“La novità di questa edizione – spiega Paolo Marangon, vice direttore del Centro Antonio Rosmini dell’Università di Trento – sta nel tema. Come centro universitario, laico, l’abbiamo scelto perché Papa Francesco è, in particolare in questi mesi, sotto i riflettori dell’opinione pubblica mondiale. Questi ‘Dialoghi 2015’ rappresentano il primo tentativo in Trentino di riflessione collegiale e pubblica sulla Chiesa, come Francesco la desidera e la sta cambiando”. Nel 50° anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II (1965-2015), si intende così favorire una comprensione più profonda della figura di Papa Francesco.
Ad aprire il ciclo sarà giovedì 29 ottobre padre Giulio Albanese, missionario comboniano, giornalista (ha fondato l’agenzia Misna) e profondo conoscitore della realtà africana, che parlerà su “Chiesa e periferie del mondo”.
Gli incontri successivi: mercoledì 18 novembre “Chiesa povera (commento della V piaga)” con Francesco Miano (Università di Roma Tor Vergata, già presidente nazionale dell’Azione Cattolica); martedì 1 dicembre “La Chiesa secondo le donne” con Cristina Simonelli (presidente del Coordinamento Teologhe Italiane).
Tutti gli incontri alle 20.30 presso la sala conferenze della Fondazione Caritro in Piazza Rosmini, 5 a Rovereto. L’ingresso è libero e gli incontri sono aperti a tutti. Per gli insegnanti il ciclo è riconosciuto ai fini dell’aggiornamento professionale. Informazioni: www.centrostudirosmini.it.
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