Dimissioni Flor, l’attacco dei sindacati

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“Giocare a scaricabarile tra giunta, maggioranza e opposizioni è sterile e per certi versi infantile.Temiamo infatti che le ragioni dell’addio di Flor siano imputabili più alle incertezze della giunta e alla litigiosità della maggioranza consigliare che non alle polemiche e alla critiche subite dal direttore generale in questi ultimi anni”.Lo scrivono in una nota Andrea Grosselli (Cgil), Lorenzo Pomini (Cisl) e Walter Alotti (Uil).“La riorganizzazione della rete ospedaliera, figlia del piano di miglioramento adottato alla fine della scorsa consigliatura – proseguono i sindacati – è stata adottata dalla Giunta Rossi nel dicembre 2014 senza il voto degli assessori dell’Upt e che la riduzione dei punti nascita, oggi sospesa in attesa del giudizio di una commissione statale, ha trovato una contrarietà trasversale dentro tutti i partiti di governo, dal Patt al Pd, dalla Ual all’Upt”. ” Mentre aumentano le rette delle case di riposo e stanno per essere introdotti nuovi ticket sanitari che gravano su tutti i cittadini – aggiungono i sindacati – è bene che giunta e maggioranza assumano le decisioni più urgenti per qualificare la sanità pubblica riducendo le spese superflue, rendendo sempre più equi i livelli di compartecipazione e valorizzando le competenze e le professionalità di tutti gli operatori sanitari. Per farlo, giunta e maggioranza debbono recuperare coesione e capacità decisionale”. 
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